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Messina, gli scarti alimentari della movida di Piazza Lepanto finivano... ai maiali

Assolto un 51enne che li prelevava abusivamente per darli ai suoi animali. I rifiuti dei locali a piazza Lepanto

A piazza Lepanto, quella della movida e dei locali notturni, nottetempo, carrellato per carrellato, che sarebbero quei bidoni giganti a servizio dei locali per gettare tutto quello che resta dopo le frenetiche mangiatoie giornaliere, un tempo c’era un uomo che all’alba prelevava “rifiuti alimentari costituiti da brioche, pizze, verdure, hamburger e altro”, e poi li caricava sulla sua vecchia Opel, quindi se ne tornava in provincia, per darli in pasto ai suoi maiali e ai suoi animali, essendo egli medesimo allevatore. Volgarmente chiamato “umido”, tutto quello di post commestibile che i locali gettavano nei contenitori di MessinaServizi l’uomo lo prendeva e lo caricava sull’auto. A forza di caricare però un po’ di disordine lo creò e qualche lamentela arrivò all’orecchio della Polizia municipale, che una notte, o un’alba, del novembre 2021, di fatto un paio di ispettori s’appostarono e lo beccarono proprio all’atto di caricare un grande sacco sulla vecchia Opel prima di ripartire per la provincia.

Risultato per “l’uomo dei rifiuti fai da te”? Un processo con due capi d’imputazione. Al capo a) la violazione prevista dal decreto legislativo del 2006 “perché in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione, effettuava attività di trasporto e smaltimento di rifiuti non autorizzata in specie rifiuti alimentari, costituiti da brioches, pizze verdure, hamburger e altro, racchiusi in un sacco”. Al capo b) la violazione della legge 110 del 75 “perché, senza giustificato motivo, portava fuori dalla sua abitazione n. 2 coltelli con lama 25 e 9 cm.”.
Già perché quando gli ispettori della Municipale lo bloccarono oltre al grande sacco videro i due coltelli, che il “ladro notturno di spazzatura” affermò di adoperare per tagliare i pezzi più grossi da dare ai suoi maiali o animali vari in allevamento. Che oggettivamente, si saranno abituati bene mangiando quel bendidio di prelibatezze dei più rinomati locali del centro in fatto di arte culinaria.

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