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Ecosistema urbano a Messina, tra ombre e qualche luce

Il novantaseiesimo posto nella classifica nazionale di Legambiente e del Sole 24 Ore non può certo entusiasmare. La Giunta Basile coglie gli aspetti positivi: «Siamo al decimo posto in Italia per l’offerta di trasporto pubblico e tredicesimi per numero di passeggeri. Stiamo crescendo anche negli altri indicatori»

Il dato complessivo non può entusiasmare nessuno. Il fatto che da decenni Messina sia sempre in coda, o comunque nei bassifondi, di qualsiasi classifica relativa alla qualità della vita, deve imporre riflessioni molto più profonde di un semplice «stiamo lavorando per migliorarla». C’è qualcosa che non va, e lo sappiamo benissimo, nella nostra città, così come in quasi tutte le realtà urbane del Sud. E c’è qualcosa che non convince del tutto anche nelle classifiche e nei report dei vari centri studi, perché a volte il rispetto degli aridi numeri relativi a indicatori e parametri, in realtà, non rispecchia quello che viene definito il “Pil” (prodotto interno lordo) della felicità. Messina, è solo un esempio e prendetelo per tale, è sempre dietro a città come Frosinone o Nuoro, ma onestamente chi cambierebbe lo Stretto con il capoluogo della Ciociaria o della Barbagia?
Premesso questo, occorre fare i conti con il novantaseiesimo posto occupato da Messina nell’ultimo Rapporto sull’Ecosistema urbano realizzato da Legambiente insieme con “Il Sole 24 Ore”. Il sindaco Federico Basile coglie alcuni degli aspetti positivi emersi dall’indagine sui 105 capoluoghi di provincia italiani. «Abbiamo scalato due posizioni. E chi l’avrebbe detto qualche anno fa che saremmo stati al decimo posto per l’offerta di trasporto pubblico in Italia o tredicesimi per passeggeri del trasporto pubblico? E ancora, abbiamo recuperato rispetto all’anno scorso altre posizioni nelle classifiche dei singoli indicatori come: isole pedonali (cinquantesimi) guadagnando 34 posizioni rispetto al 2022 e uso efficiente del suolo pubblico (cinquantaquattresimi) ed eravamo al centesimo in classifica nel 2022. Ricordiamoci che siamo davanti in classifica alle altre 2 Città metropolitane siciliane, che sono il capoluogo della regione Palermo e Catania, con un valore doppio rispetto ai loro indicatori in classifica. Noi, dunque, andiamo avanti per migliorare e rendere Messina sempre più ecosostenibile e a misura dei cittadini».
E questo è il commento a caldo del primo cittadino. Poi, arriva il comunicato firmato da Basile, dal vicesindaco Salvatore Mondello e dal presidente dell’Atm Pippo Campagna. «Il trasporto pubblico locale di Messina funziona e sono tanti i cittadini che scelgono bus e tram per i loro spostamenti all’interno del perimetro urbano. A certificarlo è il Report annuale di Legambiente e del Sole 24 Ore, che vede Messina nella top ten delle città con la migliore offerta di trasporto pubblico. La città dello Stretto è, infatti, in decima posizione, seconda città del Sud dopo Bari. La classifica Ecosistema urbano 2022 colloca Messina in ottima posizione anche per numero di passeggeri, per l’esattezza tredicesima. Solo un anno fa, con riferimento a questo stesso indicatore Messina risultava tra le peggiori, assieme a Catanzaro, Teramo e Vibo Valentia. Siamo orgogliosi di questo risultato. Pur essendo a metà del percorso, siamo stati premiati dagli indicatori di rilievo nazionali relativi al trasporto pubblico e alla vivibilità. Ciò conferma di essere sulla strada giusta, in quanto l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto sta diventando un’alternativa all’uso del mezzo privato. Le nostre scelte in tema di mobilità urbana, dalle isole pedonale ai parcheggi di interscambio, sono finalizzate a rendere Messina sempre più ecosostenibile e vivibile; e presto avremo risultati migliori anche per gli altri indicatori», ne sono convinti Basile e Mondello.

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