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ForestaMe, ecco come sta cambiando il centro città

Saranno posate griglie attorno alle nuove piante per favorire il parcheggio, niente alberi vicino al Viale

C’è chi è perplesso, chi ha dubbi sulla efficacia e sull’estetica e chi è solo curioso. In ogni caso gli interventi di Foresta Me, quelli in centro città in particolare, sono destinati a far discutere. Alla fine dell’anno tutto dovrà essere pronto e nei due mesi che mancano è ancora parecchio il lavoro da finire. Destano interesse nelle vie a cavallo di piazza Cairoli, quelle strisce color sabbia e quegli spazi destinati ai nuovi alberi. Al direttore generale e al direttore dei lavori abbiamo chiesto di chiarire il programma, gli interventi previsti, sciogliendo qualche comune perplessità. Intanto partiamo dal colore del fondo. «La ratio di questo tipo di intervento è quello di realizzare una superficie drenante - spiega il dg Salvo Puccio - e per questo è stata creata una mescola speciale più porosa per il bitume. Ma deve anche ridurre la bolla di calore tipica del centro delle città. Per questo occorreva usare un colore più chiaro. Abbiamo sottoposto alla verifica della Sovrintendenza alcune varianti ed è stato scelto questo». L’altro punto che lascia interrogativi è quello legato agli spazi per gli alberi. «Posizioneremo delle grate in acciaio per coprirli e non lasciare il brecciolino in superficie – dice il direttore dei lavori Massimo Potenzone – Questo eviterà che si possa accumulare immondizia e si potrà allargare l’area di manovra per le auto, perché le griglie sono sormontabili».
Poi c’è il tema degli alberi che saranno piantati. C’è il timore che possano fare la fine degli arbusti che sono stati piantati sui marciapiedi in questi anni e che spesso sono “vittime” dei vandali o dei parcheggi maldestri di qualcuno. «Verrà scavato circa un metro cubo di terreno nei riquadri fra una zona di sosta e l’altra – dice Potenzone –. Sarà messa della terra adatta alle piantumazione e saranno posate piante robuste di 2,5 metri di altezza e 16 cm di circonferenza. Il tutto nella parte più vicina al marciapiede sempre per ridurre l’ostruzione anche visiva per le auto». La situazione dei sottoservizi, però, non aiuta. Qualche giorno un cavo della fibra è stato tranciato durante i lavori: era a soli 6 cm dall’asfalto e doveva essere per contratto con chi lo ha posato a non meno di 35. «Dobbiamo davvero lavorare a vista – dice il direttore dei lavori –. Non è facile districarsi e ogni tratto di strada è diverso da un altro». Ma quanta part del centro città sarà trasformato da Foresta Me con i due filari di alberi a bordo strada? Meno di quanto era stato deciso dal progetto iniziale che, viste tutte le varie contingenze e sorprese trovate sul terreno, è stato mutato in corso d’opera.

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