Le sedi istituzionali, la propaganda politica, il confronto democratico, la collaborazione tra enti e istituzioni, la contrapposizione tra favorevoli e contrari. È una partita, quella del Ponte sullo Stretto, che si gioca su più livelli. E lo conferma quanto sta avvenendo anche nelle ultime ore. Da un lato, c’è stato – complice la campagna elettorale per le suppletive nel collegio senatoriale di Monza – l’affondo dell’ex sindaco Cateno De Luca contro «il Ponte di Salvini» e contro lo stanziamento di risorse prelevate dal Fondo per la coesione e sviluppo («Qui a Monza dovete sapere che Salvini sta togliendo le somme ai Comuni della Lombardia», ha detto il leader di Sud chiama Nord, nella sua nuova veste di “brianzolo meridionale”). Dall’altro, continuano, invece, le interlocuzioni tra il Governo e l’Amministrazione guidata dal “deluchiano” Federico Basile. Lo conferma l’annuncio dato ieri sera da Palazzo Zanca: oggi, alle 15, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel salone delle Bandiere, si procederà alla firma dell’atto integrativo che porterà alla realizzazione della sede distaccata messinese del Maxxi di Roma, destinata ad essere Polo della creatività contemporanea nel Mediterraneo. A firmare l’atto saranno il sindaco Basile e il presidente della Fondazione Maxxi Alessandro Giuli.
Che c’entra il Maxxi con il Ponte? C’entra, eccome. La decisione di creare in riva allo Stretto il nuovo Museo delle Arti contemporanee, facendo rete con l’istituzione culturale romana, è chiaramente legata al ruolo che Messina è destinata a svolgere, nel momento in cui verrà realizzato il collegamento stabile. Lo hanno ribadito più volte sia i ministri Sangiuliano e Salvini sia gli esponenti della Lega. Ed è curioso che a far da collegamento tra Roma e Messina sia anche il senatore Nino Germanà, tra i più fervidi sostenitori della candidatura a sindaco di Federico Basile, ora ispiratore della fronda del gruppo “Prima l’Italia” in Consiglio comunale (si veda anche la dura contrapposizione tra i consiglieri leghisti e la Giunta Basile sulla vicenda del cantiere del porto di Tremestieri). È stato Germanà, assieme al consigliere del ministro Sangiuliano, il giornalista messinese Fabio Longo, ad accompagnare il presidente della Fondazione Maxxi a Messina e a organizzare il primo incontro tra Basile e Giuli nella sede del Museo a Roma.
Il Maxxi dovrebbe sorgere alle Torri Morandi di Capo Peloro e a Villa Pace, la splendida residenza con parco di proprietà dell’Università di Messina. Oggi se ne saprà di più, anche in termini di investimento e di possibili sinergie con un altro grande polo internazionale di Arte e di Cultura contemporanea, quale il Centro “Pompideau” di Parigi.
Intanto, sulle questioni finanziarie riguardanti la realizzazione del Ponte vanno evidenziate le parole rilasciate a “Repubblica” dal sottosegretario al ministero dell’Economia Mef Federico Freni, il quale ha precisato che «per il 2024 sono previsti circa 700 milioni, le risorse necessarie per avviare i lavori entro la prossima estate». Freni ha anche chiarito che «gli stanziamenti saranno crescenti, di anno in anno, arrivando già nei prossimi tre a circa 3,5 miliardi». E ieri, ospite del “Caffè della Domenica” condotto da Maria Latella il sottosegretario smentito le voci di frizioni tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul tema del collegamento stabile nello Stretto: «Non vedo proprio alcuna conflittualità».
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