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Taormina, ex La Giara e Badia Vecchia: confermata la cessione

Le numerose perplessità e preoccupazioni manifestate dalla città non distolgono l’amministrazione comunale, ormai decisa a mettere in vendita gli immobili ex “La Giara” e Palazzo Badia Vecchia, due beni che fanno parte della storia di Taormina. Alla delibera approvata nelle scorse settimane dalla Giunta, che ha inserito gli immobili nell’elenco delle strutture da alienare, arriva adesso un altro atto che conferma la volontà di cederli.
Su proposta dell’assessore all’Urbanistica e lavori pubblici, Antonio Lo Monaco, l’Amministrazione ha stanziato 10.000 euro, assegnandoli all’Ufficio tecnico, per procedere alla regolarizzazione degli edifici. Dalla verifica degli atti è emersa infatti la necessità di provvedere all’accatastamento, aggiornamento cartografico, frazionamento e altre procedure con le relative trascrizioni e volture catastali, da formulare secondo specifiche regole tecniche da parte di tecnici abilitati. In Municipio, però, non ci sono figure in grado di occuparsi delle attività previste, vista anche la mancanza di attrezzature e strumentazioni idonee, e così si procederà all’affidamento di un incarico ad un professionista esterno. Critiche alla decisione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Cateno De Luca sono arrivate in ultimo anche dal Partito democratico, secondo il quale «l’ex “Giara” è l’unico immobile da cui poter guadagnare un fitto (questo sì puramente commerciale) per cui era proprio l’unico da non cedere perché in grado di garantire un concreto potenziale flusso di cassa», mentre su Badia Vecchia i Dem sostengono che «non avendo particolare attrattiva commerciale viene sottratta all’uso della comunità, intaccando un patrimonio storico-culturale inalienabile. L’Organismo straordinario di liquidazione ha già in mano circa 24 milioni di euro – aggiunge il Pd – perché tanta fretta di svendere?».

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