Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina: viadotto Ritiro, il cantiere infinito. I tempi rischiano di allungarsi ulteriormente

Il regalo di Natale per la città? Ci si augura di sì, ma i dubbi sono assolutamente ragionevoli. La conclusione dei lavori sul viadotto Ritiro sono ad un passo. Ma serve un’accelerazione per arrivare a tagliare un traguardo (qui davvero ci vuole) storico. È quello che si dice al Consorzio autostrade dove il cantiere del Ritiro può essere considerato il primo dei grattacapi fra i cantieri di manutenzione. C’è preoccupazione per i tempi attuali di lavorazione e l’obiettivo di chiudere il cantiere a dicembre rischia di no essere raggiunto.
A sette anni dalla consegna dei lavori ( ma a sei dall’avvio effettivo) la ricostruzione del viadotto che sovrasta il rione di Giostra è arrivata oltre il 95%. Ma per giungere a questo livello il cammino è stato davvero tortuoso e ricco di frenate e ripartenze. La carreggiata che conduce da Messina verso Palermo è stata completata e oggi viene usata in doppio senso per supplire alla chiusura di quella opposta sulla quale si è concentrato il cantiere della Toto Costruzioni Generali. La ventina di impalcati, con un carro varo, sono statti staccati, demoliti e poi sostituiti da parti in acciaio a lunga durata. Ma per l’ultimo tratto, quello più vicino alla galleria Baglio, è stato necessario usare l’esplosivo per la demolizione. Da quel giorno, il 3 agosto, è iniziato l’ultimo miglio della grande opera.
Devono essere rinforzate la pila e la spalla vicine all’area dell’esplosione, e poi completato l’allineamento e la posa del manto stradale in tutto il resto della carreggiata. «Il numero di personale in cantiere – dice il direttore generale Dario Costantino – non fa sembrare che possano riuscire a rispettare la scadenza di dicembre per la conclusione dei lavori. Devono accelerare». C’è dunque preoccupazione fra i vertici del Consorzio. Potrebbe esserci l’ennesimo slittamento di un’opera “infinita”. «Noi abbiamo saldato tutto quello che dovevamo alla Toto – analizza Costantino – ma loro non sono in linea con i tempi di consegna. Sono in penale da giugno quando era prevista la conclusione dell’opera».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia