
Un programma, come di consueto, straordinario in termini di coinvolgimento per una formazione permanente: quella delle Istituzioni e della società a una ottimale prevenzione del rischio e organizzazione degli interventi di emergenza, e quella ad essa intrecciata, di ciascun cittadino, all’autoprotezione e alle buone condotte nel caso in cui si verifichi una calamità o un’emergenza.
Comincia oggi dunque, alle 9.08, suddivisa in sei giornate fino al 21 ottobre, la grande esercitazione di protezione civile “Messina Risk SisMa 2023” che prevede nella nostra città la simulazione di un terremoto di grado 6,3 della scala Richter con epicentro nell’area sismica dello Stretto. Si tratta di un test che viene classificato come “Evento 2” nel Piano di Emergenza del Comune di Messina attualmente in corso di aggiornamento (ne riferiamo nell’articolo a fianco) e che, secondo le stime effettuate dalla Protezione civile nazionale, produrrebbe nella nostra città il seguente scenario complessivo: un calcolo stimato di 1853 abitazioni crollate e di 36.194 abitazioni inagibili; ed un oggettivamente drammatico “numero atteso” di 4010 “coinvolti in crolli” (di cui, si ipotizza, 1003 deceduti e 3007 feriti) e ben 80.113 senza tetto.
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1 Commento
Walter
16/10/2023 10:07
Interessante iniziativa che punta sulla preparazione in caso di calamità dei volontari al soccorso. Tuttavia è bene ricordare che la prevenzione ai rischi sismici e qualsiasi emergenza di qualsivoglia natura, deve partire concretamente da un sistema gerarchico, dall'amministratore di condomino fino al capo famiglia e singolo cittadino. Questo può avvenire con l'obbligo di un piano sovraordinato di emergenza per l'evacuazione dall'edificio per la parte che interessa l'Amministratore di condominio. Per i cittadini essere preparati concretamente con un kit di sopravvivenza ai terremoti ed altre emergenze la cui ispirazione potrebbe provenire dai paesi asiatici. La sicurezza in casa, individuando le criticità, verificando i materiali ed i pericoli in caso di esplosione, movimento tellurico e anche pandemico. Attività sporadiche non sono di ausilio se il singolo cittadino non sa come prendersi cura di se prima di raggiungere la squadra di soccorso. Concentriamoci sulle persone e non alle simulazioni con grandi manovre...