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Ponte, Tremestieri e nomina al vertice dell’Autorità portuale: i nodi dello Stretto

Il Ponte, il porto di Tremestieri, la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema. La battaglia politica tra Sud chiama Nord e la Lega, i riflessi sulla situazione locale e sui rapporti tra gli ex alleati (la deputazione nazionale e il gruppo consiliare della Lega e l’Amministrazione comunale guidata dal “deluchiano” Federico Basile). È come se ci fosse una grande scacchiera (lo Stretto) e si attendono le mosse di chi guida i “neri” contro i “bianchi”.
Alcune date vanno segnate in rosso. Come quella del prossimo 30 ottobre. È il giorno in cui scadrà ufficialmente il mandato del presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega, l’ex dirigente dell’Autorità portuale di Bari voluto fortemente dall’allora foltissima rappresentanza parlamentare del movimento Cinque Stelle. Una nomina che nel 2019 fu fortemente divisiva, tra ricorsi della Regione Calabria (che, in realtà, più che la scelta di Mega, contestava la nascita della sedicesima Autorità di sistema, con i porti dello Stretto che venivano distaccati dal precedente accorpamento con Gioia Tauro) e della Regione siciliana (Musumeci non condivise quella nomina e incredibilmente la sua Giunta non indicò mai il suo rappresentante in seno al Comitato di gestione, caso unico in tutt’Italia). Mega è andato avanti, ha ricevuto consensi ma anche forti critiche e duri attacchi, in ogni caso sta completando il mandato e, proprio in queste ultime settimane, ha accelerato procedure, progetti e gare d’appalto di grande rilevanza, dal nuovo Terminal croceristico alla riqualificazione della cittadella fieristica e della Zona falcata.
Ma fra 15 giorni il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dovrà assumere la propria decisione, se confermare, cioè, l’attuale presidente (in percentuale, possibilità vicine allo zero) o procedere subito all’individuazione del nuovo presidente (per mesi si è fatto il nome di Maurizio Croce, ex candidato sindaco del Centrodestra nelle Amministrative del 2022). Tutto è nelle mani di Matteo Salvini.
E qui entrano in gioco tutte le altre manovre in corso.

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