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"Ti amo, ma non lo sai": deturpato il monumento al Don Giovanni d'Austria a Messina

Crescono nuove generazioni di... vandali. “Ti amo”. “Ti amo tanto”. “Ti amo ma non lo sai”. “G&G”. “Stella”. E così, con queste scritte, hanno deturpato le preziose formelle in bronzo del monumento a don Giovanni d’Austria, il vincitore della Battaglia di Lepanto. Come se avessero voluto “celebrare”, a modo loro, l’anniversario di quell’evento (7 ottobre 1571). Ma quasi certamente chi ha inciso quei cuoricini e quelle scritte sul bronzo, non sa neppure lontanamente chi era don Giovanni né tantomeno chi era il grande scultore che realizzò la statua nel 1572, Andrea Calamech. L’ignoranza e l’inciviltà, ahinoi, regnano sovrane.
A denunciare l’imbrattamento è stato per primo l’architetto Nino Principato: «Per carità, non tutti e tutte sono uguali per fortuna, ma a chi ha manifestato disprezzo verso un monumento così prezioso che rappresenta la storia e la cultura di Messina, non può che andare la più forte condanna e ferma riprovazione. Sarà perché a scuola non si insegna più la vecchia Educazione civica, sarà perché le famiglie non sono più quelle di una volta, sarà perché domina l’ignoranza, sarà perché questa attuale è una società marcia che ha perso irreparabilmente i veri valori che si fondano sul rispetto umano e verso i beni collettivi ed è serva solo del dio denaro, sarà perché c’è troppo permissivismo verso chi compie atti illegali, fatto sta che questo fenomeno sta ormai prendendo piede ovunque».

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