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Vulcano, aree vicine al cratere: un’asta per acquirenti... speciali

C’è chi spera che la Regione ci provi per creare una riserva

L’asta è fissata, ma la notizia della vendita di diverse porzioni di terreno adiacenti al cratere dell’isola di Vulcano, venuta fuori nelle scorse settimane, ha creato tanta curiosità ma anche interesse fuori dall’isola. E diverse persone avrebbero espresso curiosità e soprattutto chiesto delucidazioni su quanto, il prossimo 24 novembre alle 11 sarà messo all’asta nel tentativo di aggiudicarlo.

Soprattutto capire cosa si potrebbe fare in quella parte di cratere che guarda più verso contrada Piano, la zona più alta dell’isola, che il mare. Esclusa l’edificabilità, quell’area, praticamente mezzo cratere, potrebbe essere utilizzata per attività naturalistica, creando magari dei percorsi. O anche portando avanti attività di promozione dell’unicità del vulcano e della sua storia.

Tutte cose suggestive anche se il prezzo a base d’asta è tutt’altro che accessibile per un normale cittadino. Ma si sa, queste cose solitamente attirano magnati di un certo spessore economico pronti a vantarsi di essere proprietari di un… vulcano attivo.

Ecco quello che potrà essere acquistato come lotto: intera piena proprietà di vasto fondo costituito da terreni pascolo cespugliati, confinanti tra loro, che ricadono in parte sulle pendici del vulcano ed in parte nella vallata e sono separati dalla strada provinciale che conduce alle località Vulcano Piano e Gelso. Una porzione del detto fondo, estesa catastalmente 2.511.540 metri quadri (3.871.110 euro). L’offerta minima è fissata in 2 milioni 903 mila, rialzo minimo 156 mila euro. Le offerte dovranno pervenire entro il 20 novembre.

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