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Ponte sullo Stretto di Messina, entro sabato il progetto aggiornato

Una elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, tratto dal sito www.projectmate.com. Il via libera del cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della societa'.ANSA/INTERNET-WWW.PROJECTMATE.COM+++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Entro sabato dovrà essere pronta la relazione di aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente, come previsto dalla legge approvata alla fine dello scorso mese di maggio dal Parlamento. Il 30 settembre è il primo vero crocevia per la società Stretto di Messina.
La rapidità delle procedure e l’obiettivo fissato dal Governo (apertura dei cantieri entro alla fine dell’estate 2024) stanno smuovendo le acque dello Stretto. Ancora una volta, come accaduto più volte negli ultimi mesi, è stata la Cisl a evidenziare con forza l’assoluta necessità di cominciare a ragionare seriamente, sulla formazione della manodopera, sul coinvolgimento dell’Università e delle scuole, sulla predisposizione di tavoli tecnici mirati. Il sindacato messinese, guidato da Nino Alibrandi, è in prima fila anche nel sostenere l’utilità del Ponte come “choc” all’economia dell’intera Area dello Stretto. Una riflessione che si lega a quella sui dati recentissimi, resi noti dalla Camera di Commercio. «Se non si fosse ancora compreso, non c’è più tempo da perdere – afferma Alibrandi –. I dati sullo stato delle imprese rappresentano un grande campanello d’allarme per tutti. Il saldo negativo di oltre mille e cento imprese preoccupa perché questo si traduce in meno occupazione, in una economia più fragile, in una condizione precaria del tessuto sociale del territorio. E solo chi non vuole vedere, non riesce a comprendere la pesante situazione che si registra. È sufficiente una passeggiata sul viale San Martino per vedere quante saracinesche sono state abbassate, quanti negozi recano il cartello vendesi o affittasi. Oppure basta andare nelle aree artigianali in gran parte dismesse per capire lo stato di abbandono in cui versano. In un territorio che da giorni parla di guardare al futuro, ecco che secondo noi bisogna anche guardare al presente. Occorre trovare una strategia immediata, coinvolgendo tutte le parti in causa, per dare respiro all’economia e recuperare quei posti di lavoro che sono andati persi». E il ragionamento della Cisl è chiaro: «La Sicilia ha necessità di investimenti importanti sul fronte infrastrutturale, occorre creare le condizioni per attrarre investimenti ed è inutile negarlo, l’investimento più importante per rendere attrattivo il nostro territorio è quello del Ponte sullo Stretto e di tutte le opere che dovranno svilupparsi attorno all’infrastruttura. Alla luce di questi dati, continuiamo ad essere più che mai convinti che l’unica opera che può invertire la tendenza ed essere un vero veicolatore di opportunità rimane il Ponte».

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