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Taormina, bufera sul Festival del Cinema: chiesta la revoca dei contributi

I deputati all’Ars del Pd ritengono illegittima la concessione dei fondi

Il Festival del Cinema 2023 di Taormina ha ricevuto contributi “illegittimi” dalla Regione?
È la domanda che si pongono i deputati regionali del Partito democratico, con un’interrogazione al presidente Renato Schifani e all’assessora allo Spettacolo Elvira Amata, di cui è primo firmatario Antonello Cracolici.
Le attenzioni del gruppo Dem a Sala d’Ercole si concentrano sul contributo di 188.180 euro assegnato per il Film Fest di giugno-luglio, secondo quanto previsto dalla legge regionale 9/2021 che ha rifinanziato per quest’anno 376.360 euro da destinare in pari quota per il potenziamento e la valorizzazione del “Taormina Film Fest” e del “Taobuk Festival”. Secondo Cracolici e gli altri 10 parlamentari Pd, però, quest’anno le somme non potevano essere concesse per la kermesse cinematografica.
Nell’interrogazione ricordano che il quadro normativo e regolamentare nazionale del settore cinematografico definiscono inequivocabilmente il “festival” come “manifestazione culturale nel campo cinematografico o audiovisivo rivolta al pubblico, con ingresso a titolo oneroso o gratuito, e caratterizzata da finalità di ricerca, originalità, promozione delle opere cinematografiche e audiovisive e dei talenti, nazionali ed internazionali, realizzata con cadenza periodica, limitata nel tempo, e che preveda lo svolgimento di un concorso, la conseguente attribuzione di almeno un premio da parte di apposite giurie e la realizzazione di almeno un catalogo in formato cartaceo o digitale, contenente illustrazione e descrizione delle opere e dei talenti oggetto della manifestazione”. E proprio qui vi sarebbe l’anomalia, perché al Taormina Film Fest 2023, «contrariamente alle precedenti 68 edizioni, non è stata nominata una giuria e non è stato svolto un concorso finalizzato all'attribuzione di almeno un premio e, di conseguenza, la manifestazione non risponde ai requisiti giuridici dei festival cinematografici secondo le fonti normative».

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