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Case e banche, anche a Milazzo tanti giovani in difficoltà. "La mia rata di mutuo da 660 a 1350 euro"

La città del Capo presenta un’edilizia vivace ma gravano come macigni i tassi d’interesse e gli affitti non turistici sono scomparsi

Aumentano i prezzi delle case, diminuiscono le compravendite. Volumi in calo per il terzo trimestre consecutivo anche in provincia di Messina e a Milazzo in particolare. Determinante quanto sta accadendo con i mutui. Le banche – si afferma in modo unanime – sono diventate “oppressive e diffidenti” e le giovani coppie hanno grossissime difficoltà ad acquistare. Non possono accedere al mutuo per via del reddito insufficiente o perché lavorano magari (purtroppo) anche in nero. Non solo. C’è anche chi rischia di dover “svendere” la casa acquistata uno o due anni fa perché non riesce più a pagare.
«Nel giugno dello scorso anno – afferma Daniele – abbiamo deciso di comprare casa nel centro di Milazzo e abbiamo chiesto un mutuo al 100% per under 36. Partiamo con una rata di 660 euro, aumenta a settembre a quasi 800, che sale fino a 1000 dicembre per arrivare ad oggi a 1350. Nessuna possibilità di surroga, nessuna possibilità di rinegoziazione se non a 1.200 euro. Perché lo Stato non aiuta a risolvere questi oggettivi problemi? Perché la banca non viene incontro al cliente in difficoltà? Il risultato è che oggi abbiamo dovuto affiggere un cartello vendesi alla porta».
Ma c’è anche chi doveva acquistare una casa e non ha avuto il mutuo dopo aver fatto persino il preliminare. È il caso di Domenico, un operaio di 42 anni, sposato e padre di due figli che, dopo “un ventennio di soldi gettati al vento per l’affitto” aveva deciso di comprare un immobile nella zona di Ponente. «Un immobile usato – spiega – per chiudere un mutuo a 120 mila euro per 25 anni. Ho dato l’acconto al venditore, presentato tutte le pratiche in banca, ma dopo una lunga attesa e tanti rinvii per approfondimenti, hanno bocciato il mutuo. Per fortuna il venditore è stato un “padre di famiglia” e mi ha restituito l’acconto». Tante le storie di chi oggi vorrebbe ma non può. Nella città del Capo comunque le potenzialità del comparto immobiliare sono enormi e – come riferiamo nel servizio a fianco – si continua a costruire a ritmo incalzante perché la domanda supera l’offerta, al di là dei problemi di denaro. Molto comprano solo per investimento, altri perché hanno compreso che affittare le case nel periodo estivo è diventato un business che ti permette di lavorare quattro mesi all’anno e vivere tranquillamente per i restanti otto. Insomma si diventa “lavoratori stagionali” affittando le case. E i prezzi sono tutt’altro che di favore. A luglio ed agosto si viaggia a mille euro alla settimana o anche, dipende dal numero degli occupanti, a cento euro al giorno. Va detto che anche i prezzi dell’affitto medio- annuale (di quel poco che si trova) sono aumentato di un buon 10 per cento rispetto allo scorso anno. E oggi siamo intorno alle 600-650 euro al mese per un trilocale, mentre se l’appartamento è più grande si sale a 700-800 euro mese. E non sempre parliamo di case nel centro della città.
Un ruolo prezioso, come sempre, lo svolgono le agenzie immobiliari, e ne riferiamo a fianco.
Milazzo comunque continua ad essere un “cantiere aperto”: sono in corso di realizzazione appartamenti in via Venti Settembre, in via Ettore Celi e nella via Giorgio Rizzo, in piazza Tusa, al Tono in piazza San Giovanni e nella Piana, mentre è ormai prossima l’apertura di altri cantieri in piazza Nastasi, via Tonnara e via Regis. Altre abitazioni saranno realizzate anche lungo la riviera di Ponente, nell’area compresa tra il lido “La Fenice” e la “Gobba del cammello”. Insomma, tanto fermento ma, al tempo stesso, interesse da parte di milazzesi e, soprattutto, forestieri ad investire a Milazzo. Pronti a spendere anche 3000 euro al mq per il piacere di avere un alloggio nella città dei due mari.

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