Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Le “false polizze” a Barcellona, i tre imputati assolti perché il fatto non sussiste

Cadono le accuse formulate a seguito dell’operazione Ghost Insurance

Sono stati tutti assolti, così come aveva chiesto il pubblico ministero Veronica De Toni, i tre imputati coinvolti nel procedimento giudiziario scaturito dall'operazione della polizia stradale “Ghost insurance” che all'alba del 20 gennaio 2020 causò l'arresto di tre persone, accusate di aver venduto presunte false polizze assicurative ad ignari automobilisti. L'inchiesta portata a termine dalla Polizia stradale non ha retto al giudizio del Tribunale. Anzi, già nella fase preliminare ha subito uno stralcio di ben 47 capi di imputazione per reati fine.
L'assoluzione per tutti i tre imputati ai quali la Procura di Barcellona aveva contestato, all'atto dell'esecuzione delle misure cautelari, di aver costituito una associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe, spacciando per buone delle false polizze assicurative, è giunta dopo 3 anni e 9 mesi. L'assoluzione è stata decisa per il sub agente assicurativo Nino Currò, 53 anni e per le sorelle Giuseppa “Gisella” Benvegna, 45 anni e Rosalia Benvegna 47 anni, tutti arrestati e poi rimessi in libertà all'atto del rinvio a giudizio. Per il sub agente assicurativo Nino Currò, difeso dall'avvocato Paolo Pino e dall'avvocato Alberto Gullino, cui si contestava solo di avere fatto parte della ipotetica associazione a delinquere, è stata decisa con la formula perché il fatto non sussiste in quanto in dibattimento non è stata raggiunta la prova perché non sarebbero emersi – anche dalla testimonianza resa in aula da chi ha svolto le indagini - elementi di responsabilità tali che potessero ricondurre l'imputato alla presunta attività di falsificazione delle polizze assicurative oggetto del procedimento penale. Stessa formula, perché il fatto non sussiste, per la presunta partecipazione all'ipotizzata associazione a delinquere da parte delle sorelle Benvegna, difese entrambe dall'avv. Nino Todaro, per le quali è stata decisa l'assoluzione per entrambe.
Per le stesse sorelle, oltre al reato associativo, è stata decisa per entrambe una seconda assoluzione – per il reato di intermediazione assicurativa e di truffa e di esercizio di attività di intermediazione assicurativa in difetto di iscrizione nel relativo registro. Assoluzione che in questo caso, sempre perché il fatto non sussiste, con la formula più ampia prevista dal primo Comma dello stesso articolo. A decidere le tre assoluzioni i giudici del Tribunale, presidente Antonino Orifici, componenti Noemi Genovese e Mariacristina Polimeni. 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia