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Travolta e uccisa sulle strisce a Pace del Mela: contestato l’omicidio stradale aggravato

L'uomo era alla guida ubriaco ed è fuggito senza prestare soccorso. Il pm Veronica De Toni non ha dato il consenso allo stesso per la proposta di patteggiamento

Sarà processato con il giudizio abbreviato, nell'udienza del 16 novembre, l'uomo accusato di omicidio stradale aggravato per aver cagionato, nel tardo pomeriggio del 9 febbraio, nel tratto urbano della via Nazionale di Giammoro, frazione di Pace del Mela, la morte di Francesca Parisi di 58 anni, investita dall'auto condotta dall'imputato, Francesco Mondo, 41 anni, operaio meccanico di Gualtieri Sicaminò. Quel tragico pomeriggio, intorno alle 18, la donna fu travolta dalla vettura guidata da Mondo. La vittima, infatti, sarebbe stata investita nell'attimo in cui era intenta ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. Il pm Veronica De Toni, che aveva chiesto e ottenuto dal Gip il decreto con il quale era stato disposto il giudizio immediato nei confronti dell'imputato, non ha dato il consenso allo stesso per la proposta di patteggiamento. Da ciò la scelta di richiedere il giudizio abbreviato. Francesco Mondo, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, secondo quanto ricostruito dai carabinieri che, coordinati dal sostituto procuratore De Toni hanno svolto le indagini preliminari, quel tragico pomeriggio si trovava alla guida della sua Ford Fiesta, in stato di ebrezza alcolica. L'uomo, dopo aver provocato l'incidente mortale, si sarebbe dato alla fuga. Infatti la pubblica accusa contesta che per negligenza, imprudenza, imperizia nonché per colpa specifica consistita nell'essersi posto alla guida della Ford Fiesta in stato di ebrezza alcolica con tasso alcolemico pari a 1,7 grammi/1itro, mentre percorreva la strada nazionale di Giammoro alla velocità di 54 km/h – velocità non adeguata alle condizioni bagnate del manto stradale e alla scarsa illuminazione naturale della carreggiata – investiva Francesca Parisi, intenta ad attraversare la strada sulle strisce, la quale, a causa dell’urto, veniva proiettata a distanza di 3 metri andando poi ad impattare sull’asfalto, cagionandole un “trauma encefalico con fratture multiple del cranio ed estesa emorragia subaracnoidea” che ne determinavano il decesso. Il conducente, dopo aver causato l'incidente mortale, si è poi dato alla fuga.

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