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Rimborsi alle cliniche private di Messina: il gup decide per tutti il rinvio a giudizio

Conclusa l’udienza preliminare davanti al gup Francesco Torre sui rimborsi che secondo l’accusa sarebbero stati “gonfiati”

Si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri davanti al gup Francesco Torre la maxi udienza preliminare per l’inchiesta “D.r.g.” sui rimborsi alle cliniche private dell’Asp e le presunte truffe ipotizzate da Procura e Guardia di Finanza, che deflagrò nell’ottobre del 2022 con un novero complessivo di 32 indagati, 25 persone e 7 cliniche private.
Nel tardo pomeriggio, dopo una lunga camera di consiglio, il gup Torre ha deciso per tutti il rinvio a giudizio, globalmente si tratta di 17 persone e 7 cliniche private della città.
In questa vicenda sono imputati in 17 tra funzionari Asp, medici, rappresentanti della sanità privata e dipendenti a vari livelli: Mariagiuliana Fazio, Emmanuel Miraglia, Francesco Domenico Chiera, Gustavo Barresi, Santi Mangano, Marco Ferlazzo, Francesco Antonino Merlino, Caterina Facciolà, Carmelo Catena, Michele Filippone, Luigi Gioacchino Antonio Alaimo, Emanuele Puglisi, Nicola Princiotto, Giovanna Bonaccorso, Giovanna Giuffrè, Letteria Mazzeo e Maria Romualda Naso.
Poi le cliniche: Cot - Cure Ortopediche Traumatologiche spa; Cappellani Giomi spa; Giomi spa - Gestione Istituti Ortopedici del Mezzogiorno d’Italia; Casa di cura Cristo Re srl; Casa di cura Villa Salus; Casa di cura San Camillo; Casa di cura Carmona srl. Sono parti offese nel procedimento l’Azienda sanitaria provinciale di Messina e la Regione Siciliana.

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