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Messina, la Galleria "Vittorio Emanuele" vuole uscire dal... tunnel

Al via la posa della nuove tessere del pavimento, ma serve un’accelerazione. Le opere proseguiranno con i portoni in vetro e il ripristino di alcune strutture interne

Adesso è arrivato il momento di correre. Tira per le lunghe il cantiere della Galleria Vittorio Emanuele e un’altra estate è trascorsa senza che sia arrivata la conclusione dei lavori iniziati nel 2021. Adesso l’obiettivo potrebbe essere quello del prossimo Natale, quando il primo grande appalto potrebbe essere concluso e gli altri due in stato avanzato di realizzazione. E oggi inizia una nuova fase di questi lavori di restyling, forse quelli che più noteranno gli occhi dei messinesi e dei tanti turisti che la visitano in silenzio e di certo fanno confronti impietosi con le altre due gallerie italiane di questo genere, quelle di Milano e di Napoli. Due salotti.
La fase tre dei lavori di ripristino della Galleria, gioiello dell’architettura artistica del secolo scorso, riparte dalla posa della tessere del mosaico che compone il pavimento dell’area coperta e dei portico. L’usura, gli agenti atmosferici ma anche qualche sciagurato incendio (alcuni ricorderanno quello vicino all’ingresso principale del 2015, quando andò a fuoco una bancarella di libri e venne danneggiata anche la volta) hanno rovinato il fondo creando delle vaste zone senza pavimentazione.
Dopo aver sistemato le finestre esterne e poi la cupola e le terrazze, la ditta che si sta occupando della manutenzione straordinaria della Galleria Vittorio Emanuele, a lungo ha cercato le tessere che potessero sostituire quelle mancanti. Ore le ha finalmente trovate e da oggi dovrebbe iniziare la posa. Poi sarà necessario uno speciale trattamento dello stesso fondo affinché non si noti la differenza fra la vecchia e la nuova posa delle tessere.

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