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La nuova mobilità a Messina, Mondello: "Non torniamo indietro, benefici entro 5-6 anni"

Il vicesindaco Mondello: «Ragionamento strategico, benefici a lungo termine»

Quale sia la strategia che fa da sfondo a tutto ciò che sta accadendo (e accadrà nei prossimi mesi) in città è noto, quantomeno agli addetti ai lavori – quindi anche alle associazioni di categoria, ai sindacati, ai consiglieri comunali –, ma anche ai cittadini più attenti, fin dal 2018. Cioè da quando il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) ha mosso i primi passi, fino alla stesura definitiva del 2022 e all’approvazione in consiglio comunale. Una strategia che parte da questo assunto, messo per iscritto dalla società Tps Pro di Perugia, incaricata di redigere il Piano con tutti i suoi elaborati: «Una maggiore fruibilità del centro urbano da parte dei pedoni, oltre che produrre vantaggi di tipo economico-commerciale per le attività presenti nell’area di intervento, genera una migliore vivibilità della città da parte dei cittadini ed una conseguente riduzione dell’inquinamento, sia ambientale che acustico, da parte della componente veicolare motorizzata. Per raggiungere tale obiettivo occorre ridistribuire e riorganizzare i flussi di traffico all’interno dell’area e, dove possibile, indirizzare gli utenti verso l’utilizzo del trasporto pubblico».
Meno auto nel cuore della città, insomma. Questa la linea guida di fondo. E indietro non si torna, nonostante la semplice installazione dei cordoli abbia generato timori e confronti (anche accesi), anche laddove – vedi corso Cavour – gli spazi delle corsie per biciclette e bus siano gli stessi da nove anni a questa parte. E forse il fatto che ce ne sia accorti solo oggi spiega perché sia stato necessario ricorrere ai cordoli.
«Il corso Cavour non è più stretto di prima – ribadisce il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Salvatore Mondello –, non abbiamo cambiato nulla, solo che le regole, prima, erano disattese. Voglio ricordare che tutto discende dal Pgtu, che è stato oggetto di tavoli concertativi ed è stato approvato dal consiglio comunale. Se si pensava che alcune cose non andassero bene, quella la sede certamente più adatta. Dei cordoli, ad esempio, abbiamo parlato almeno tre volte in commissione nello scorso mandato».
Mondello predica pazienza: «Troveremo benefici tra 5-6 anni probabilmente, ma dobbiamo dare alla città un’impronta europea. Stiamo agendo su tre direttrici: la pianificazione (piano parcheggi, Pgtu, pums), già conclusa; la progettazione, in parte conclusa e in parte in essere; e le politiche di mobilità, con cui attuare il tutto». Il trasporto pubblico è parte fondamentale di questa strategia: «I 20 mila abbonamenti Atm a prezzi stracciati, per il cui finanziamento abbiamo fatto uno sforzo importante, sono un segnale. Ci sono i pannelli di informazione variabile, a breve sostituiremo le pensiline, sono in arrivo altri 78 bus. Ma voglio ricordare anche altri interventi, come i lavori per la pavimentazione fonoassorbente in diverse strade cittadine».
Indietro non si torna, questo sembra chiaro: «L’orientamento è quello di istituire l’isola pedonale definitiva sul viale San Martino dal 1 ottobre». Isola pedonale in cui cambierà la pavimentazione stradale: «Il progetto è quello della riqualificazione della tanvia: il macro intervento da 25 milioni sarà diviso in tre lotti diversi. Sul Viale, come concordato con i commercianti, procederemo per step». Ma a cantieri aperti, c’è da giurarci, non mancheranno le polemiche.

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