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Piano di Protezione civile, a Messina 15 Centri operativi misti

La Prefettura di Messina ha pubblicato sulla sua pagina istituzionale online vari strumenti fondamentali per predisporre e sovrintendere gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni a rischio.
“In evidenza” ci sono, nello specifico, il Piano emergenza provinciale trasporto sostanze radioattive, il Piano di emergenza esterno della Galleria Peloritana, il Piano provinciale sorgenti orfane, il Piano provinciale per eventi di tipo nucleare, biologico, chimico e radiologico e il Piano provinciale di emergenza di Protezione civile. A proposito di quest’ultimo, include una prima parte dedicata alle caratteristiche generali del territorio provinciale (dagli elementi geomorfologici alle elisuperfici, passando per le reti stradale e ferroviaria, oltre ai porti marittimi), una seconda in cui si descrive la tipologia di eventi e una terza connessa ai rischi (meteo-idrogeologico-idraulico, neve, industriale, incendi boschivi, incendi di interfaccia, sismico, vulcanico, dighe e idraulico). «Per garantire una risposta efficace alle calamità – si legge nel Piano – agli enti locali spetta la pianificazione per la gestione dell’evento, che individua gli scenari di rischio del territorio, la strategia e il modello di intervento, le responsabilità e il sistema di scambio di informazioni tra sistema centrale e periferico». Ma la prima risposta spetta sempre alla struttura locale, a partire da quella comunale, «sia attraverso l’attivazione di presidi territoriali con compiti di vigilanza e intervento tecnico, nonché di supporto al sindaco per l’attuazione di misure a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, sia mediante l’apertura del Centro operativo comunale».

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