Sarà probabilmente l’ingegnere Claudio Borri, ordinario di Scienza delle costruzioni dell’Università di Firenze, a coordinare il Comitato scientifico che verrà nominato nei prossimi giorni con decreto del ministro dei Trasporti e che avrà il compito di valutare gli atti prodotti dalla società Stretto di Messina e dal Consorzio Eurolink, il “General Contractor” incaricato di aggiornare il progetto definitivo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.
Borri, che è stato a Messina nella scorsa primavera, invitato al convegno sul Ponte organizzato dal Rotary Club, proprio ieri è stato eletto presidente dell’International Association for Wind Engineering, a conclusione del Convegno internazionale, il più importante evento mondiale dell’Ingegneria del Vento, che ha riunito a Firenze i più autorevoli esperti internazionali del settore: circa 800 esperti provenienti da 40 Paesi si sono confrontati, fra l’altro, sull’impatto degli eventi meteorologici estremi, sulle sfide progettuali e le innovazioni tecnologiche. “Chairman” del meeting internazionale, Borri è anche direttore del Centro di ricerca interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento dell’Ateneo fiorentino. È lo stesso Borri che ha replicato, spesso duramente, a quei tecnici che si sono detti contrari alla grande opera, elencando gli 8451 documenti che fanno parte della progettazione definitiva, con 521 elaborati per la cantierizzazione, 687 documenti relativi ai problemi di impatto ambientale, 49 rapporti sul monitoraggio ambientale. Insomma tutto il lavoro svolto nei decenni scorsi e che, secondo Borri, è ancora attualissimo, necessitando solo di alcuni aggiornamenti, soprattutto quelli legati all’introduzione di nuove leggi e norme specifiche. La tecnologia dei Ponti sospesi resta quella indicata nel “modello Messina”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
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