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Messina, la città che cambia. La Fiera e il suo giorno zero: via ai lavori

Consegnata all’azienda catanese che ha vinto l’appalto le aree per avviare la realizzazione della nuova cittadella. Il parco urbano lineare sarà sempre fruibile , primo step le demolizioni, consegna a luglio ‘24

Dieci agosto duemilaventitre. Eccola la data in cui inizia la trasformazione della Fiera di Messina. Fra un anno o poco più, la cittadella potrà essere restituita ai messinesi. Ma non sarà più lo spazio degli eventi estivi (che le ultime generazioni hanno solo sentito raccontare dai loro padri), quello delle esposizioni più o meno inedite, ma un parco urbano aperto 12 mesi l’anno.
Un cambio radicale di vocazione e di prospettiva, almeno per quella porzione di Fiera che è già disponibile al restyling. Ne resta un’altra, quella dei padiglioni storici che, invece, potrà essere ripensata e riprogrammata anche per mettere a reddito una porzione così preziosa di città. Ieri l’avvio ufficiale dei lavori. La consegna delle aree all’azienda con la firma del rappresentante della Valori Scarl (Consorzio stabile di Roma che in città sta già costruendo, e completando, la Casa dello studente vicino al Policlinico, ma che in questo caso farà riferimento alla Sicilville di Randazzo) e del direttore dei lavori Giovanni Lazzari, ha fatto scattare i 399 giorni nei quali l’opera dovrà essere conclusa.


Tredici mesi che però potrebbero essere ridotti di qualche settimana, nel tentativo di poter consegnare almeno un primo lotto a luglio prossimo per “regalarlo” ai messinesi nel periodo estivo. L’Autorità di Sistema, al netto del ribasso d’asta, ha investito 3,5 milioni di euro in un percorso a cui ha tenuto moltissimo il presidente Mario Mega. La decisione di trasformarla in uno spazio di condivisione permanente è emersa dal confronto con la città che, attraverso la mediazione tecnica dell’Università, ha espresso come avrebbe voluto che venisse scritto il futuro di quell’area. Una scelta di fruizione piena e continuativa senza una immediata vocazione commerciale che potrebbe essere rimandata, per esempio, allo sviluppo di quel concorso di progettazione avviato qualche giorno fa dalla stessa Adsp dello Stretto per tutto l’affaccio fra l’Annunziata e Boccetta. Disegno che dovrà tenere conto di quello che sarà realizzato nei prossimi 13 mesi.

Cosa verrà

Nell’idea del progettista, sempre Giovanni Lazzari, si tratterà di un luogo dinamico pronto a rispondere alle diverse esigenze della città e dei suoi abitanti. Le esigenze di fruizione da parte di tutte le fasce di età saranno soddisfatte con il parco giochi attrezzato per i più piccoli, un campo bocce e un’area relax per le persone più anziane, un’area fitness ed un campo di basket/pallavolo/calcetto/tennis per gli sportivi, centinaia di metri lineari di sedute rivolte sia all’interno della passeggiata che prospicienti lo Stretto, percorsi ideati per i non vedenti e gli ipovedenti e accessibilità assicurata per tutti i diversamente abili. Anche gli animali domestici troveranno spazi a loro disposizione grazie ad un’area dedicata per la loro sgambatura. È stata predisposta inoltre una futura pista ciclo/pedonale che attraverserà in futuro anche le aree del waterfront in questione.

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