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Tariffe raddoppiate a Taormina, la “stangata” spaventa gli albergatori

Gli albergatori che ipotizzano adesso un effetto domino su tutta la filiera produttiva dell'ospitalità

Gli aumenti introdotti dal Comune con la discussa manovra del “Salva Taormina” renderanno ancora più caro scegliere la capitale del turismo siciliano, non solo nell'immediato ma anche in prospettiva. Ne sono convinti gli albergatori che ipotizzano adesso un effetto domino su tutta la filiera produttiva dell'ospitalità di questo territorio.
«Taormina – ha detto il presidente dell'Associazione Albergatori Taormina Gerardo Schuler – era già cara di suo e adesso, a nostro avviso, diventerà ancora più cara. Il problema non è l'imposta di soggiorno, perché lì l'unica questione che abbiamo posto era quella riguardante i tempi, e avevamo chiesto in pratica che anziché dal prossimo 1 settembre 2023, le modifiche tariffarie venissero introdotte dal 1 gennaio 2024. Così non è stato, si è deciso di fare di tutta un'erba un fascio sugli aumenti, su più fronti, e ora questo è un aspetto da valutare e da seguire con molta attenzione». Ma gli aumenti saranno “spalmati” su tutte le voci, come conferma Schuler.

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