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Barcellona, ben 2 progetti di finanza per risolvere l’emergenza sepolture

In corso iter distinti sia per ampliare l’ala di S. Paolo che per costruire nuovi edifici. E se ne ipotizza un terzo per unire custodia, guardiania e lampade

Più accogliente, più pulito, più funzionale, ma soprattutto più capiente: così l'assessore Nicola Barbera immagina il cimitero cittadino tra qualche mese. C'è tanta carne al fuoco e tanto lavoro da fare, per ammissione dello stesso Barbera, per ridare lustro ad uno dei luoghi più cari alla comunità barcellonese.
Un primo passo, ormai non più rinviabile, pare essere l'informatizzazione dei dati, con il recupero o il ripristino delle tombe abbandonate e l'individuazione delle licenze scadute: «Un passaggio indispensabile – spiega Barbera – anche e soprattutto per azzerare i tempi di attesa di sepoltura e poter recuperare il tempo perduto per l'evasione delle pratiche inevase per l'assegnazione dei loculi». I numeri dicono che i tempi di attesa per la sepoltura si sono ridotti rispetto ad alcuni mesi fa. Le salme in attesa di definitiva tumulazione sono scese da una media di ottanta ad una media di trenta. Il cimitero non ha spazio sufficiente per offrire immediata sepoltura, né il Comune può accogliere le domande di chi vorrebbe preventivamente acquistare un loculo. Sull'annoso problema della capienza Barbera conferma che «attualmente sono in essere due project financing. Uno relativo ad una seconda parte della nuova ala lato San Paolo che prevede l'acquisizione di nuovi terreni, un secondo in merito alla costruzione di altri edifici cimiteriali. Sarò necessario nominare un tecnico che valuti la fattibilità di questi progetti e verifichi se sono ancora attuali o debbano esser modificati. C'è però già, pur nei suoi limiti, una prima buona notizia: è in dirittura d'arrivo l'iter per assegnazione e costruzione di un loculario che possa ospitare circa 50 salme. Ultimo tassello mancante è il nullaosta dell'ufficiale sanitario, poi potremo procedere con l'affidamento dei lavori».

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