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L'Abbrivio da Milazzo a Messina a piedi, 70 km di fede e riflessione sulle orme di Sant'Antonio

Con le soste al santuario di San Francesco all’Immacolata sul viale Boccetta e alla basilica di S. Antonio dei padri rogazionisti si è concluso ieri l’Abbrivio, il primo cammino ufficiale diocesano per giovani e adulti, organizzato dal Santuario di Capo Milazzo - in concomitanza con la 38ma Giornata mondiale della gioventù di Lisbona e in vista del Giubileo del 2025 - in rete con il Seminario arcivescovile, la Pastorale giovanile e universitaria diocesana e i frati francescani di Sicilia partito il 2 agosto scorso.

Stanchi ma soddisfatti i camminatori - guidati dal rettore del santuario di Capo Milazzo padre Carmelo Russo - sono stati accolti dal guardiano dei frati minori conventuali fra Massimiliano Di Pasquale e da padre Orazio Anastasi dei rogazionisti, per un momento di preghiera condivisa e di convivialità; con loro anche suor Cinzia Giacinti - giunta a Messina da Pisa con un gruppo di giovani della pastorale universitaria - e Antonio Tavilla esperto camminatore, che ha curato gli aspetti logistico organizzativi dell’itinerario. Il percorso lungo 70 chilometri ha toccato alcuni luoghi legati alla devozione al santo taumaturgo, al quale è intitolata una chiesa o una strada. Una significativa esperienza che ha coinvolto comunità parrocchiali e l’Unione nazionale delle pro loco (Unpli). Come ha dichiarato il prof. Filippo Grasso, docente Unime e consulente al turismo del presidente dell’Unpli Antonino La Spina, “l’Abbrivio 2023 è stato propedeutico alla realizzazione di una rete condivisa e strategica tra le amministrazioni comunali, le associazioni di camminatori, le imprese turistiche, le pro loco, l’arcidiocesi messinese con parrocchie e santuari ricadenti nel cammino, per programmare adeguatamente l’accoglienza, l’ospitalità e l’accompagnamento dei pellegrini di speranza”. La legge regionale sui cammini (aprile 2022, n.7), spiega Grasso, permette agli enti del Terzo settore (fra cui rientrano le Pro Loco d’Italia aps Unpli) di promuovere il turismo lento, valorizzando sentieri e percorsi interni anche religiosi. Una modalità “lenta” di viaggio esperienziale che consente all’eco-viaggiatore o camminatore di scoprire le identità dei luoghi, fra tipicità gastronomiche, bellezze naturalistiche, paesaggistiche e spirituali dei territori ad attrazione turistica.

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