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Messina, semaforo verde dalla Corte dei Conti: approvato il Piano di riequilibrio comunale. Basile: “Merito delle scelte di De Luca”

Ricevuto il via libera per un piano di rientro dal maxi debito che inizialmente era di 550 milioni di euro, cifra più recentemente ridotta fino a circa 120 milioni anche grazie al riconoscimento e al pagamento della montagna di debiti fuori bilancio da parte del Consiglio comunale e delle ultime due amministrazioni

Buone notizie per il Comune di Messina. “Si comunica che la Sezione di Controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana, nella camera di consiglio del 31 luglio 2023, alle ore 15, ha deliberato: Il Collegio approva il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale”. Una comunicazione accolta con entusiasmo dai consiglieri comunali di maggioranza che hanno ricevuto la notizia durante una seduta di commissione sul tema dei recenti incendi.

La strada verso l'approvazione

Il percorso è iniziato nel 2012 e finalmente, dopo 5 versioni e mille tensioni politiche, Messina ha ricevuto il via libera per un piano di rientro dal maxi debito che inizialmente era di 550 milioni di euro. Una cifra più recentemente ridotta fino a circa 120 milioni anche grazie al riconoscimento e al pagamento della montagna di debiti fuori bilancio da parte del Consiglio comunale e delle ultime due amministrazioni.

Il sindaco Basile su di giri: “Merito della cura De Luca”

Il sindaco Basile è visibilmente soddisfatto dopo il pronunciamento della Corte dei Conti. “Una notizia del genere, dopo 12 anni di calvario, è la sacrosanta attestazione che il lavoro paga. Nel 2013 ero revisore dei conti, poi presidente del Collegio dei revisori, direttore generale e oggi sono sindaco: ho vissuto tutta la trafila. Oggettivamente il Piano del 2018 targato Cateno De Luca è quello che ha vinto rispetto al precedente immobilismo; si è presa in mano una situazione che prima non era stata gestita, anche a costo di fare delle scelte impopolari. C’è grande soddisfazione, sono commosso. La città finalmente ha una risposta. Il lavoro non è ancora completo, ma inizia oggi”. 

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