Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L’aeroporto chiuso “rovina” l’estate: a Taormina perdite anche del 40%

Dal 17 luglio molte disdette di prenotazioni nella regina del turismo isolano. Gli albergatori: «Dal 95% di occupazione delle stanze, siamo scesi al 70 % , il turista perde fiducia» De Luca: «Colpa della politica»

L'emergenza all'Aeroporto di Catania e poi quella incendi complicano la situazione dell'industria turistica a Taormina e incidono in questi giorni in termini pesanti sugli arrivi in città e sul trend economico nel territorio.
«La Regione Siciliana ci ha chiesto di quantificare i danni registratisi nelle nostre strutture alberghiere a seguito di quanto avvenuto nei giorni recenti, con particolare riferimento alla vicenda che ormai dal 17 luglio scorso sta riguardando la chiusura e poi la riapertura parziale dell'Aeroporto di Catania – spiega il presidente dell'Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler –. Per questo abbiamo già richiesto a tutti i nostri soci un report che procederemo poi ad inviare a Palermo. La valutazione va fatta sulle notti perse e cancellate e quindi sul danno economico legato ad un aeroporto che ancora adesso sta lavorando al 30 o 40% della sua capacità. Sino al 17 luglio scorso a Taormina registravamo un indice di occupazione delle camere pari al 95% e adesso siamo scesi al 70%. Il danno economico, rispetto agli incassi, è quantificabile in una perdita di circa il 40%. Siamo passati da una permanenza media di 3 o 4 notti a 1-2, con un incremento del last-minute e i clienti che in tanti casi si trovano sballottati in una condizione di incertezza per la questione dei voli».
«Tutta questa vicenda dell'Aeroporto di Catania – continua Schuler – ha dimostrato in modo evidente che i quattro aeroporti siciliani non si parlano tra loro ma soprattutto non c'è un piano di emergenza di tutte queste strutture. Il danno che stiamo subendo non è soltanto economico ma anche di immagine perchè sta passando il messaggio che in Sicilia non funzionano gli aeroporti e in più l'emergenza incendi, che c'è stata e che ha acuito i problemi, è diventata anche oggetto di pesanti speculazioni atte a danneggiare la nostra isola e le destinazioni come Taormina».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia