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L’Authority ha un ... Piano E vale oltre 700 milioni. C’è il capitolo legato alla riorganizzazione in vista del Ponte

L’AdSP dello Stretto è riuscita a dotarsi di quella progettualità, dettagliata ed estesa a tutti i Porti del sistema portuale, che non esisteva al momento della istituzione dell’Ente e che non ha consentito di poter accedere a molti finanziamenti statali ed europei

Il comitato di Gestione della Autorità di Sistema, all’unanimità, ha approvato il piano operativo triennale, il masterplan delle opere da realizzare fino al 2027. Sul documento si era espresso, sempre all’unanimità, anche l’organismo di partenariato, che in parte, in molti casi aveva evidenziato contrarietà alla gestione dell’Ente.
Il documento contiene la strategia che l’AdSP porrà in essere nel breve e medio termine per sostenere lo sviluppo dei traffici portuali e continuare nella creazione di un sistema portuale integrato a supporto di una moderna mobilità nell’area dello Stretto sia per i passeggeri che per le merci.

«Resta confermato il metodo di lavoro che dovrà caratterizzare l’azione dell’ente nei prossimi anni – scrivono a via Vittorio Emanuele – e gli obiettivi trasversali cui dovranno traguardare tutte le attività: interventi mirati per una infrastrutturazione sostenibile, procedure che consentano di raggiungere nell’erogazione dei servizi un’eccellenza operativa, accordi e confronto continuo per operare in alleanza con i territori, organizzazione del lavoro ed un sistema di controllo che garantiscano un’elevata affidabilità istituzionale».

Il nuovo piano affronta anche il tema del riavvio della procedura di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina ed in particolare di quanto previsto dall’art.4, comma 7-quater, del DL n.35/2023 che pone a carico della AdSP dello Stretto delle attività specifiche attinenti alla riorganizzazione e rifunzionalizzazione delle infrastrutture portuali amministrate per renderle coerenti con la nuova configurazione della mobilità conseguente al progetto che sarà eseguito e nello stesso tempo modifica nel lungo periodo gli obiettivi stessi dell’ente.

Questo elemento di novità del quadro infrastrutturale dell’Area dello Stretto è stato specificatamente trattato, con riferimento ai nuovi scenari di evoluzione dei traffici che si potranno proporre nel prossimo futuro, riprendendo l’analisi sviluppata nell’ambito del documento di programmazione strategica del sistema portuale, che è stato adottato nelle scorse settimane e che è in corso di approvazione definitiva.

Molto sfidante il quadro degli interventi infrastrutturali su cui è impegnata all’attualità l’AdSP dello Stretto che finalmente è riuscita a dotarsi di quella progettualità, dettagliata ed estesa a tutti i Porti del sistema portuale, che non esisteva al momento della istituzione dell’Ente e che non ha consentito di poter accedere a molte opportunità di finanziamenti statali ed europei. Molti di questi progetti sono già stati trasformati in appalti aggiudicati o in corso che consentiranno l’avvio di cantieri entro fine anno per circa 100 milioni di euro. Molti altri sono invece in fase di completamento e costituiranno, portati molto presto alla fase di cantierabilità, il punto di partenza per la richiesta di finanziamenti anche nella fase di rimodulazione del Pnrr e dei fondi collegati che si sta per aprire. Complessivamente sono in corso progettazioni, nelle diverse fasi di sviluppo, per un totale di circa 734.000.000 di euro che certamente cambieranno il volto dei Porti dello Stretto nel prossimo triennio».

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