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Barcellona, azioni contro i proprietari delle barche: citati a giudizio i gestori di Portorosa

Sono la presidente Pascale, il marito e amministratore Bombaci. Dopo le denunce e gli esposti di tredici privati, danneggiati in ripetuti episodi

I sostituti procuratori Emanuela Scali e Carlo Bray hanno citato in giudizio dinanzi al Tribunale di Barcellona – per l’udienza pre-dibattimentale del prossimo 10 novembre – la legale rappresentante della società consortile “Portorosa Marina Yachting S.c.a r.l.” che gestisce il bacino portuale della rinomata struttura turistica, e l’amministratore delegato della stessa società. Entrambi, nelle rispettive funzioni, dovranno rispondere dell'ipotesi di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e di violenza privata nei confronti di 13 diportisti titolari di contratti di ormeggio, nei confronti dei quali sarebbero stati utilizzati metodi ritenuti illegali nella gestione dei contratti che gli stessi diportisti, che hanno presentato querele ed esposti, avevano sottoscritto con i precedenti gestori. Le due persone citate in giudizio sono la presidente del Cda Marie Chretiennot Pascale, 62 anni, originaria di Lione in Francia e residente a Messina, e l'amministratore delegato Francesco Bombaci, 70 anni di Messina, consorte di Marie Chretiennot Pascale, entrambi difesi dall’avv. Alessandro Billè. Ai due amministratori della società proprietaria del porto, acquistato nel 2020 dalla curatela fallimentare della società costruttrice “Bazia Gardens”, si contesta che «al fine di esercitare il preteso diritto di modificare le condizioni contrattuali relative ai rapporti negoziali aventi a oggetto la gestione della struttura portuale di Portorosa, nei quali la suddetta società era subentrata, pur potendo ricorrere al giudice per ottenere condizioni economiche più vantaggiose o per risolvere tali rapporti contrattuali, si facevano arbitrariamente ragione da sé medesimi, mediante violenza sulle cose e anche dando indicazioni operative agli addetti portuali alle dipendenze della società».

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