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Viadotto Ritiro a Messina, la bretella può attendere

Il bypass di Boccetta a disposizione di chi viene da Palermo è pronto ma l’apertura slitta ancora, attacco della Uil

La bretella di Boccetta è pronta, la decisione se attivarla, quella, no. Fumata grigia ieri al termine della riunione che si è tenuta al Consorzio autostrade per la verifica delle condizioni di sicurezza di tutto il quadrante del cantiere del viadotto Ritiro. Il tavolo coordinato dalla prefettura ha deciso di riconvocarsi al massimo entro giovedì per le ultime valutazioni.
Per concludere i lavori della ricostruzione del viadotto Ritiro è necessario che tutto il traffico proveniente da Palermo venga deviato sulla carreggiata di valle in un doppio senso di tre km che porta fino a Boccetta. Lì è stato costruito un by pass che riporta i mezzi nell’altra carreggiata e consente loro di poter uscire a Boccetta, cosa che oggi non è possibile. Quel nastro di asfalto è pronto ma prima dell’apertura e della conseguente chiusura del Giostra per chi viene da Villafranca è stato necessario un passaggio con gli enti deputati alla sicurezza per una valutazione complessiva.
La seconda riunione, quella di ieri pomeriggio, ha reso il quadro ancora più articolato. Il tema del controesodo , quello dei grandi eventi che sposteranno migliaia di mezzi sull’asse Messina Palermo incolonnandoli nei 6 km di unica corsia ( 3 km di doppio senso e altri 3 di galleria Telegrafo usata a metà), non sembra essere una discriminante per la decisione. Piuttosto lo è diventata la sicurezza generale e i tempi del clamoroso, è proprio il caso di dire, abbattimento dell’ultima parte del viadotto Ritiro.
Il tavolo in Prefettura ha chiesto che sia attivato un ulteriore presidio per il servizio antincendio che rafforzi quello h 24 già presente da mesi in quel tratto. Su questo il presidente del Cas Filippo Nasca e il dg Dario Costantino lavoreranno in queste ore per poter assicurare l’implementazione. Il Consorzio, questo è emerso chiaramente dalle riunioni, preferirebbe non spostare al termine della fase di controesodo, il cambio di viabilità. Ma il vero discrimine a questo punto è un altro.

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