Dall’autopsia ai funerali. Lo straziante epilogo della breve vita di due giovani. Oggi l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo, il trentenne pizzaiolo originario di San Michele che ha perso la vita nel tragico incidente avvenuto in tangenziale nella notte fra giovedì e venerdì scorsi. Ieri, invece, i funerali di Fabio Materia, la seconda vittima di quella carambola di auto. Si sono svolti a Castroreale, il suo paese di origine. 45 enne padre di tre figli, era un postino e da tempo viveva a Sant’Antonio a Barcellona.
L’esito dell’autopsia sarà noto fra tre mesi, ma i primi riscontri sembrano confermare la prima ipotesi. Cioè che sia stata l’alta velocità a scatenare il tamponamento a catena che, oltre ai due morti, ha avuto come bilancio anche tre feriti per fortuna non gravi.
Le fratture e le ferite riscontrate sul corpo delle due vittime sono compatibili con gli effetti di impatti molto violenti. Ad eseguire gli esami autoptici il medico legale Giovanni Andò. Al Policlinico è stata effettuata quello sul corpo di Maurizio Costanzo. Era lui alla guida dell’Audi A3 che per prima si è intraversata e, dopo aver colpito e divelto una grossa porzione di guard rail a tre lame, ha finito la sua corsa capottando in mezzo alla carreggiata. Sull’auto è piombata una Bmw con a bordo una famiglia di tre persone che non hanno subito gravi ferite. Infine il terzo mezzo. Un’altra Audi A3, quella guidata da Fabio Materia che si è schiantata sui due mezzi già in mezzo alla strada. Per lui la morte è arrivata sul colpo. Per Maurizio Costanzo, invece, ci sono stati 20 minuti in cui è rimasto aggrappato alla vita. Ma poi fatali si sono dimostrati i diversi traumi cranici riportati per l’impatto con la barriera e anche per il ribaltamento.
L’autopsia di Fabio Materia invece è avvenuta al Papardo. Per lui la morte è arrivata istantanea per il grosso trauma toracico causato dall’impatto del suo mezzo con quello di Costanzo in particolar modo. Da valutare anche, come è consuetudine, se gli autisti dei mezzi fossero in condizioni psicofisiche alterate. Ma anche questo lo si saprà solo con la relazione del medico legale.
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