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Monforte San Giorgio, vanno per le condoglianze e... derubano la vedova del morto

Il giudice ha anche trasmesso il verbale della testimonianza resa il primo marzo scorso - quale teste citato a discolpa dagli imputati - dal parroco don Giuseppe Donia per le determinazione in ordine alle dichiarazioni rese dallo stesso

Tre persone di Monforte San Giorgio sono state condannate dal giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Anna Elisa Murabito, perché nel processo di primo grado sono state riconosciute colpevoli di aver sottratto, distraendola, i risparmi messi da parte da una donna che pochi giorni prima aveva perso il suo compagno.

Infatti, dopo la morte di un loro amico, in tre, col pretesto di regolarizzare il trasferimento dei fucili da caccia detenuti in vita dal “caro estinto”, dopo essersi recati in visita a casa della donna rimasta sola e ancora provata dal dolore per la recente perdita dell'uomo con il quale aveva convissuto, non avrebbero esitato ad impossessarsi dei risparmi, definiti ingenti, che la donna custodiva in due latte nascoste sotto il materasso della camera da letto.

La vittima, una volta accortasi dell'ammanco, non ha esitato a denunciare i tre ex amici del suo compagno. Le tre persone che avrebbero sottratto un quantitativo non definito e indicato come ingente nella contestuale motivazione della sentenza sono: Filippo Catanese, 72 anni, Mario Midili, 64 anni e Antonio Cannistrà, 33 anni, difesi dall'avv. Rodolfo Campo, i quali sono stati condannati ciascuno a 2 anni di reclusione e ad una multa di 450 euro, ciascuno, beneficiando della sospensione della pena.

Gli stessi imputati sono stati inoltre condannati al risarcimento del danno ed al pagamento di 6.000 euro in favore della persona danneggiata a titolo di provvisionale dichiara immediatamente esecutiva. Vittima che nel processo si è costituita parte civile con l'avvocato Giuseppe Cicciari.

Il giudice ha anche trasmesso il verbale della testimonianza resa il primo marzo scorso - quale teste citato a discolpa dagli imputati - dal parroco don Giuseppe Donia per le determinazione in ordine alle dichiarazioni rese dallo stesso.

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