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Messina, la gestione del sito a Portella Arena: a giudizio Accorinti e Ialacqua e altre cinque persone

La vicenda che vede coinvolto l’ex sindaco, l’ex assessore e alcuni tecnici. Si tratta dell’imputazione “bis” per disastro ambientale

È un nuovo rinvio a giudizio, ma per un fatto prettamente tecnico. Di fatto ieri il gup Eugenio Fiorentino ha deciso il processo per lo stralcio che ipotizza il reato di disastro ambientale sulla gestione della discarica di Portella Arena, procedimento che già nell’ottobre del 2022 aveva visto il rinvio a giudizio da parte del gup Simona Finocchiaro, dell’ex sindaco Accorinti, dell’ex assessore Daniela Ialacqua, e di altre cinque persone tra tecnici e funzionari comunali.
In concreto cosa era successo. Dopo il rinvio a giudizio deciso dal gup Finocchiaro era iniziato il processo davanti alla sezione penale del tribunale presieduta dal giudice Adriana Sciglio (proprio ieri si sarebbe dovuta celebrare l’udienza del processo principale, che è stata rinviata al 13 febbraio), per le sette persone coinvolte, e in corso d’opera la pm Rosanna Casabona aveva contestato oltre alla imputazioni iniziali anche il reato di disastro ambientale “colposo”. Ma dopo una eccezione difensiva il tribunale aveva dichiarato la nullità del capo d’imputazione numero 5 in cui si contestava il disastro ambientale colposo, e quindi solo per questo aspetto il procedimento era in pratica “regredito” allo stato iniziale.
E dopo le varie fasi tecniche ieri per gli stessi sette imputati e per il solo capo d’imputazione sull’ipotesi di disastro ambientale colposo s’è tenuta l’udienza preliminare davanti al gup Fiorentino.
La pm Casabona ha reiterato la sua richiesta di rinvio a giudizio, che è stata accordata dal gup per la stessa data in cui ricomincerà il processo principale, ovvero il 13 febbraio.

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