L’acqua è pulita e ora inizia la resa dei conti. Quella dei residenti che per un mese hanno dovuto fare i conti con la non potabilità del liquido che usciva dai rubinetti e che poi si sono dovuti sobbarcare l’onere della pulizia straordinaria dei propri serbatoi. Ad interpretare i temi proposti dalla popolazione del quadrilatero rimasto zona gialla fino ad ieri, la consigliera comunale Antonella Russo e i consiglieri della IV Circoscrizione Renato Coletta e Maria Cristina Costanzo.
«In commissione consiliare né il sindaco né altri rappresentati dell’amministrazione si sono presentati per un confronto con il civico consesso su un problema così delicato. E una conferenza stampa senza contraddittorio non può sostituirla». I tre “dem” parlano «Ritardi ingiustificati nell’avvisare la popolazione coinvolta dei rischi ai quali poteva essere esposta, non adeguata assistenza alla popolazione e una serie di ordinanze confuse che scaricano sulla popolazione vittima della contaminazione, persino l’obbligo generico, quindi senza indicazioni, di sanificare i serbatoi e a proprie spese, con un sindaco che lancia solo appelli alla costosa sanificazione dei serbatoi, ma che tace sui soggetti che dovranno alla fine accollarsi queste spese».
E ancora: «Le vere vittime di ciò che è successo sono le famiglie del centro e non l’amministrazione comunale o l’Amam. Sappiamo che proprio a causa di tali mancate risposte della politica cittadina le famiglie del centro si sono organizzate in un comitato spontaneo, con la nomina di alcuni portavoce, per richiedere gli interventi di chi di competenza affinchè siano tutelati l’incolumità e la salute dei residenti della zona. Ci risulta anche che alcuni rappresentanti di tale comitato abbiano già depositato un esposto-denuncia presso la Procura di Messina affinchè disponga gli opportuni accertamenti valutando gli eventuali profili di natura penale».
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