Se il Piano della mobilità pedonale, che abbiamo analizzato nei giorni scorsi, è quello di primo impatto, in una città in cui da sempre il dibattito sulle isole pedonali ha creato fazioni di guelfi e ghibellini, non meno centrale, nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) varato definitivamente dalla Giunta basile la settimana scorsa, è il secondo dei piani “di settore”, quello della mobilità ciclistica. Le piste ciclabili, insomma, anche se non ci sono solo quelle. Piedi e pedali, l'essenza della mobilità “dolce” verso cui viaggia il Pums.
La base di partenza è quella degli itinerari ciclabili, che si dividono in prioritari e secondari. L'itinerario ciclabile «prioritario» è quello della dorsale ionica che va da Giampilieri Marina a Capo Peloro, circondando il Lago Grande, «che va a inglobare i 5 Km già esistenti riqualificandoli». Un itinerario che «l’itinerario principale vedrà in tutto il suo sviluppo la presenza di piste ciclabili in sede propria quando la sezione stradale lo consente, oltreché una sostanziale continuità del percorso». Discorso diverso per gli itinerari secondari, che «permettono, in talune condizioni restrittive della sezione stradale non superabili, di passare dalla tipologia di pista ciclabile riservata a semplici percorsi ciclabili in promiscuo con gli altri veicoli o con i pedoni». Nel caso specifico ci sono due tipologie di itinerari secondari: la prima integrerà l'itinerario prioritario “a pettine”, per unire «i villaggi e i principali punti di interesse (scuole secondarie, università, ospedali, stazioni, porto) ai percorsi primari al meglio». La seconda tipologia è quella «che si infittisce nel centro storico e che ingloba le progettualità in essere o comunque dello scenario di riferimento, per le quali si prevede la realizzazione di sei nuove piste nel centro della città: Pista del Centro, Pista Gravitelli-Dante, Pista Dante-Policlinico, Pista Cairoli-Stazione-Passeggiata a mare, Pista Dante-Maregrosso-Ranieri, Pista Principe Umberto-Boccetta., lungo i viali e nella località di Torre Faro a Capo Peloro dove raggiunge Casa Bianca». Trasversalmente sono previsti itinerari secondari anche lungo i viali Regina Elena, Regina Margherita, Principe Umberto e Italia. Altri percorsi raggiungono, infine, i villaggi di Larderia, San Filippo Inferiore, Cumia Inferiore e San Michele. Particolarmente interessante lo studio che ha “incrociato” il nuovo sistema ciclabile con l'attuale rete della sosta, «per valutare la perdita di parcheggi associata alla realizzazione delle piste ciclabili».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia