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Un Piano trasporti per l’Area integrata dello Stretto, l’obbligo imposto dalla legge sul Ponte a Sicilia e Calabria

Si è già al lavoro per il tavolo permanente sulla continuità territoriale annunciato dal ministro Salvini

È uno degli atti che dovrà essere stipulato in concomitanza della redazione della progettazione esecutiva riguardante il collegamento stabile tra l’Isola e il Continente. Le due Regioni, Sicilia e Calabria, hanno l’obbligo, previsto dalla legge approvata dal Parlamento alla fine di maggio, di redigere il Piano integrato dei trasporti, pubblici e privati, nell’area dello Stretto. Un ambito territoriale ottimale per lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale nei territori comunali di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. In realtà, non si parte da zero, ma dall’Accordo di programma sottoscritto nel marzo del 2019, a Palazzo d’Orleans, dalle Giunte siciliana e calabrese, insieme con i sindaci dei Comuni dello Stretto e con i rappresentanti della Conferenza permanente interregionale.

Un Accordo che aveva, e ha (essendo in vigore), come finalità quella di coordinare l'azione di indirizzo politico-amministrativo degli Enti interessati in tema di mobilità, con una valutazione congiunta delle attività effettuate dalle rispettive strutture amministrative. L’allora governatore siciliano Nello Musumeci lo definì il primo «vero atto di istituzione dell'Area integrata dello Stretto», con lo sguardo puntato, ovviamente, alla grande infrastruttura, il cui futuro, però, quattro anni fa era avvolto nell’incertezza.

Un Accordo volto anche ad affrontare e risolvere le criticità connesse alla mancata continuità territoriale «attraverso il riconoscimento istituzionale di un'Area – come fu scritto – che condivide speranze, progettualità e voglia di riscatto. Quello della mobilità è un tema essenziale sia per la Sicilia sia per la Calabria, due regioni cugine divise da un fazzoletto di mare, unite dalla cultura, dalla storia e da una comune specificità geofisica».
Da allora ben poco si è fatto per assicurare quella continuità territoriale che oggi è di nuovo al centro del dibattito e delle attenzioni del Governo nazionale, al punto che il vicepremier Salvini negli ultimi giorni ha assunto l’impegno di convocare un tavolo permanente, con le due Regioni e gli amministratori di Messina, Villa e Reggio per monitorare costantemente l’evolversi delle vicende, dei programmi e dei progetti. Il ministero dei Trasporti si è intestato, dunque, il ruolo di “cabina di regia”, per tradurre nei fatti l’idea, finora velleitaria, di un’Autorità interregionale dello Stretto, che governi le problematiche della mobilità nell'area, «in un regime di condivisione delle strategie e delle soluzioni». In quell’occasione fu Domenico Battaglia, presidente della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dell'area dello Stretto, a ribadire «la centralità di un ente di governo dello Stretto che si faccia portavoce di una interlocuzione serrata con il ministero dei Trasporti».

Leggi l'articolo completo nell'edizione di Gazzetta del Sud - Messina

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