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Taormina, dopo mezzo secolo la “prima pietra” per ridare vita al complesso Le Rocce

Consegnati i lavori di riqualificazione dell’oasi naturalistica. Un progetto da 7,5 milioni. L’orgoglio di Cateno De Luca

Dopo mezzo secolo di chiusura, degrado e abbandono, riprende vita l’ex villaggio turistico Le Rocce. Sono stati consegnati ieri mattina all’impresa incaricata i lavori di riqualificazione dell’oasi naturalistica di proprietà della Città Metropolitana di Messina. Erano presenti sul luogo il sindaco metropolitano, Federico Basile, ed il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Scattano così le opere di rigenerazione urbana dell’area che era rimasta chiusa dal 1972 e poi aveva riaperto le sue porte soltanto per una breve parentesi, quando il bene era stato affidato dall’ex Provincia alla Fondazione Fiumara d’Arte. Poi una sentenza del Cga ha stoppato quell’affidamento in comodato d’uso gratuito e Le Rocce sono rimaste nuovamente chiuse, sino alla svolta maturata con un finanziamento intercettato dall’ex sindaco metropolitano e ora sindaco di Taormina, De Luca.

Il recupero de Le Rocce avverrà grazie ad un progetto di 7 milioni 551 mila 408 euro ottenuto dalla Città Metropolitana attraverso il Pnrr. Il progetto, inserito nel Piano Urbano Integrato n.11, “Piano integrato aree estese a valenza ambientale, culturale e turistico-sociale”, mira alla definitiva valorizzazione del complesso, che si estende su oltre 16.000 metri quadri di terreno, ricadenti nella Riserva Naturale Orientata dell’Isola Bella, sui quali sono presenti 25 corpi di fabbrica dei quali 18 destinati a residenza (bungalow), 2 destinati a servizi, 4 adibiti a depositi e infine 1 per alloggio custode.

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