Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Solo due traghetti per le Eolie, più una corsa straordinaria

La vicenda delle sei navi sequestrate dalla Procura di Messina. Piena riattivazione dei collegamenti tra oggi e domani

Sono rimaste due, anche ieri, le navi traghetto (Laurana e Paolo Veronesi) di Caronte & Tourist isole minori in servizio nelle Eolie. La società, dopo aver ottenuto mercoledì scorso dalla Procura messinese la “facoltà d’uso” delle sei navi sequestrate, deve far fronte ai tempi tecnici necessari per la piena riattivazione dei collegamenti.

Ma ieri, in aggiunta ai due normali collegamenti di linea, ha disposto una corsa straordinaria della nave Laurana da Milazzo per Vulcano-Lipari-Santa Marina Salina e viceversa. La stessa nave, al rientro a Milazzo, è partita alla volta di Napoli collegando, oltre Lipari e Vulcano, anche Panarea, Ginostra e Stromboli. Un collegamento, questo, che dal punto di vista dei rifornimenti agli esercizi commerciali di Panarea, Ginostra e Stromboli, è stata ininfluente, in quanto i commercianti, provenienti da Milazzo, sarebbero stati costretti a restare di notte sulle isole e, quindi, non si sono avventurati. Per quanto concerne il completo ripristino dei collegamenti, questo dovrebbe avvenire già oggi, al massimo domani.

Intanto, i sindaci degli otto Comuni delle isole di Sicilia dopo «l’atteso provvedimento giudiziario che consente l’uso delle navi e decreta la fine di un’altra triste avventura delle isole di Sicilia» puntano i riflettori sull’estate, ponendosi un interrogativo in prospettiva. «Ambiremmo – scrivono in un documento congiunto – a trascorrere un’estate serena e senza privazioni per la gente isolana e in particolare per tutte le attività produttive, a partire da quella turistica, dalla quale proviene il principale sostentamento della popolazione. La “liberazione delle navi” ha posto veramente fine ai disagi causati agli abitanti delle isole di Sicilia, oppure tra vicende burocratiche e complicazioni varie questa storia si protrarrà ancora nel tempo? Non vorremmo – concludono gli otto sindaci – che il detto romano “mentre a Roma si delibera, Sagunto viene espugnata”, si ripetesse, ancora una volta, in questa parte del Mediterraneo».

Caricamento commenti

Commenta la notizia