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Mutui fantasma al Comune di Brolo: ecco le motivazioni

Il collegio del Tribunale di Patti ha ricostruito in 127 pagine i passaggi del lungo dibattimento avviato nel 2017 e durato poco meno di sei anni

Il tribunale di Patti

Depositate dal collegio del Tribunale di Patti, presidente Mario Samperi a latere Marialuisa Gullino ed Edoardo Zantedeschi, le motivazioni per cui sono state inflitte le condanne a carico dei 21 imputati nel processo “Mutui Fantasma” al Comune di Brolo.
Si tratta di 127 pagine che ricostruiscono i passaggi del lungo dibattimento, aperto nel febbraio 2017 e concluso lo scorso 5 giugno con oltre 95 anni complessivi di pene tra cui, le più alte, a 15 anni e 3 mesi per l’ex responsabile dell’Area finanziaria Carmelo Arasi, e per Salvo Messina, sindaco dal 2007 al 2013, a 7 anni e 6 mesi. La parola passa adesso alle difese che avranno trenta giorni per l’appello.
L’associazione a delinquere
«È emersa inequivocabilmente la prova della sussistenza di un’associazione criminale tra il sindaco Messina e taluni dipendenti comunali, su tutti il ragioniere Arasi, finalizzata alla commissione di reati di truffa, falso e peculato», rilevano i giudici sebbene, va chiarito, per la contestazione associativa sia stato dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione sia per i ritenuti organizzatori e promotori che per i tre considerati partecipi Santa Caranna, Giuseppina Di Leo ed Antonella Campo, condannate a 4 anni e 9 mesi le prime due, a 4 anni e 6 mesi la terza, per il solo peculato. «Un ruolo primario veniva ricoperto da Arasi, quest’ultimo non poteva che aver ricevuto direttive da Messina il quale, non solo riceveva indebitamente somme ma, distribuendo risorse del Comune in dissesto, coltivava il proprio bacino elettorale».
I mutui
A finanziare le attività illecite i tre mutui stipulati dal Comune con la Cassa depositi e prestiti, accreditati nel 2011 per oltre 3 milioni di euro, in particolare: 1.697.942,400 per il Palazzetto dello Sport (mai costruito), 918.481 euro per il miglioramento sismico della scuola elementare di via Roma (finanziata con altri fondi) e 591.446 euro per opere di urbanizzazione dell’area “Pip” di contrada Sirò (proprietari non indennizzati e ditte che non avevano svolto lavori).

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