L’allerta è scattata lunedì quando all’Amam sono arrivate le prime segnalazioni. L’acqua che usciva dai rubinetti di una ampia zona del centro città faceva cattivo odore. Telefonata dopo telefonata si è intuito che la vicenda fosse seria e da approfondire. E così sono scattati gli inviti a non utilizzare l’acqua, fino all’ordinanza del sindaco di ieri sera con cui il divieto è stato formalizzato almeno per l’uso potabile .
Hanno lavorato per tutto il giorno i tecnici dell’Amam per riuscire a risalire alla fonte di quella che sembra essere un’infiltrazione nelle tubazioni di un’area che è stata definita nel quadrilatero fra la via Tommaso Cannizzaro, la via Ghibellina, la via S. Cecilia, la via I Noviziato, il viale Italia e la scalinata Santa Barbara.
Le testimonianze di chi abita in quella zona è quella che dai rubinetti fuoriuscisse con l’acqua un forte odore di idrocarburi, qualcuno azzarda gasolio. Nessuna certezza sulla natura della fonte di inquinamento, ma i tratti odorigeni sembrano proprio quelli. L’Amam non si sbilancia ma esclude che si tratti di acque nere che si siano mischiati con quelle destinate all’uso domestico. Per saperne di più occorrerà attendere questo pomeriggio quando saranno resi noti gli esiti delle analisi di una trentina di campioni che sono stati raccolti in quel quadrilatero e che, oltre a dire che cosa contenga l’acqua, ne indicherà le concentrazioni di elementi pericolosi dando ai tecnici la possibilità di tracciare la fonte delle permeabilità in rete. «Infatti la distribuzione – spiega la presidente dell’Amam Loredana Bonasera – è stata “sezionata” in maniera tale da poter individuare prima il punto di infiltrazione. Crediamo, in base alle segnalazioni, comunque, di aver individuato la zona rossa». Il riferimento è all’area di piazza Masuccio, la chiesa del Carmine, via Cadorna, via Porta Imperiale, scalinata S. Barbara e la porzione di via Cannizzaro di quel quadrilatero. Ed è lì che Amam ieri ha piazzato due autobotti per rifornire la popolazione che avesse bisogno di acqua sicura. E in tanti ne hanno approfittato perché la preoccupazione, specie in quegli isolati era parecchia. «Ho raccolto molte testimonianze – dice il consigliere della IV circoscrizione Renato Coletta– e posso testimoniare il grande impegno dell’Amam nella ricerca del guasto».
In serata l’ordinanza del sindaco con cui viene disposta “la sospensione dell’uso potabile dell’acqua limitatamente alle utenze ubicate nell’area compresa tra le vie T. Cannizzaro, Ghibellina, S. Cecilia, Noviziato, viale Italia e la scalinata Santa Barbara. Il provvedimento si è reso necessario in via precauzionale al fine di evitare potenziali pericoli alla salute e all’incolumità pubblica». Dall’Amam il consiglio precauzionale ulteriore di evitare, ove possibile, anche l’uso igienico fino al cessato allarme.
I consiglieri di FdI chiedono al sindaco di riferire in Aula
Il Consigliere Comunale Dario Carbone di “Fratelli d’Italia” e la Vice Presidente della IV Municipalità Debora Buda intervengono sui problemi riscontrati alla condotta idrica che ha comportato la sospensione dell’uso potabile dell’acqua nella zona del centro chiedendo ai vertici di AMAM ed al Sindaco di Messina di riferire prima possibile all’Aula sui potenziali rischi per la salute e l’incolumità pubblica dei cittadini.
“Premettiamo che non vogliamo causare allarmismo tra i cittadini messinesi ed auspichiamo che le indagini in corso di svolgimento scongiurino problemi per la salute e l’incolumità pubblica dei cittadini” hanno dichiarato Carbone e Buda.
“Riteniamo opportuno però, considerato che pare che le segnalazioni circa il cattivo odore e l’insalubrità dell’acqua risalgano già a quasi una settimana fa, che i vertici di AMAM ed il Sindaco - come è noto massima autorità sanitaria locale - riferiscano al Consiglio Comunale ed al Consiglio della IV Municipalità circa l’intero iter posto in essere dalla Società partecipata del Comune nella gestione della questione sin dalle prime battute” continuano i Consiglieri.
“In particolare” conclude il Consigliere Carbone “auspico che lo stallo dei lavori del Consiglio Comunale causato dalle incertezze dei gruppi consiliari facenti capo all’Amministrazione non impedisca di discutere di fronte al Civico Consesso di tematiche tanto importanti”.
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