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Buoni spesa Covid, a Patti non sono serviti: restituiti alla Regione oltre 70 mila euro

A Palazzo dell’Aquila erano state riconosciute risorse per 79.290 euro, ma soltanto 7.717,61 euro sono state le somme spese dalle famiglie

Comune Patti

Ammonta a poco più di 71.500 euro la somma che il Comune di Patti dovrà restituire alla Regione siciliana quale economia di gestione della somma assegnata nel 2020 nell’àmbito delle misure di sostegno alle famiglie in difficoltà economiche durante la fase emergenziale della pandemia da Covid-19.
Si tratta delle risorse Poc 2014-20 e Fse 2014-20, stanziate dal governo regionale a marzo del 2020 per l’accesso all’assistenza alimentare delle famiglie disagiate attraverso l’erogazione di voucher e buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità (alimenti, prodotti farmaceutici, prodotti per l’igiene personale e domestica, utenze e bombole di gas).
All’Ente di Palazzo dell’Aquila erano state riconosciute risorse emergenziali per un importo complessivo di 79.290 euro, a fronte di una liquidazione riconosciuta agli esercizi commerciali, a titolo di rimborso dei voucher, pari a soli 7.717,61 euro.
Da qui l’economia di spesa, quantificata in 71.572,39 euro, che adesso il Comune dovrà restituire al Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali.
Del resto, già nella primavera del 2021 erano scese da 55 a 22 le unità familiari beneficiarie dei buoni spesa erogati dal Comune per far fronte alle difficoltà economiche determinate dall’emergenza sanitaria. Ben trenta nuclei in meno nell’arco di soli tre mesi rappresentavano già il termometro di una situazione che andava gradualmente normalizzandosi e che faceva ben sperare per il futuro.

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