L'allarme è scattato in nottata quando l'equipaggio della nave mercantile Vestvind, battente bandiera portoghese in navigazione verso la Polonia, ha scoperto a bordo due clandestini presumibilmente di nazionalità siriana. Almeno così hanno detto al comandante, il tedesco Maximiliano Zidek che li ha sentiti per primo.
I due si nascondevano fra i container ma non hanno opposto resistenza perché in precarie condizioni di salute. Ma la tensione sulla motonave è salita quando il comandante controllando i loro telefoni cellulari ha scoperto delle foto in cui i due imbracciano dei kalashnikov. Da qui il sospetto che possa trattarsi di terroristi. Uno dei due ha accusato febbre alta e presenta un importante ascesso in bocca con fuoriuscita di sangue. Immediatamente il comandante ha chiesto alla Capitaneria di Porto di Messina l'autorizzazione per poter attraccare e sbarcare i due clandestini, autorizzazione che al momento è stata negata per cui la Vestvind dopo aver atteso a lungo disposizioni al largo del Porto di Tremestieri si trova ora al largo della costa calabrese. L'armatore ha incaricato l'avvocato Enrico Mirti della Valle del foro di Messina di presentare istanza alla Prefettura, alla Questura, alla Procura della Repubblica ed alla Capitaneria per chiedere l'autorizzazione ad attraccare nel porto di Messina e sbarcare i due clandestini siriani. Ma la Prefettura ha dichiarato di non avere competenza e deve esserci una richiesta del Governo portoghese al Comando generale delle capitanerie a Roma. Cosa che è stata fatta. La Questura ha dichiarato di essere pronta appena sbarcano. Intanto da indagini fatte in Siria si tratta di estremisti islamici. Allo stato attuale non è ancora previsto lo sbarco.
Il legale, nell'interesse della società Comet mandataria marittima della Vestvind, ha chiesto l'intervento della forze dell'ordine, necessarie nel caso in cui si trattasse di terroristi come sospetta il comandante della nave e di personale sanitario, considerando le precarie condizioni di salute soprattutto di uno dei due clandestini che comunque dovranno essere sbarcati per la sicurezza dell'intero equipaggio. La vicenda ricorda in un certo qual modo il caso della nave turca Galata Seaways sulla quale il 9 giugno scorso, durante la navigazione al largo di Napoli, furono trovati 15 clandestini di varia nazionalità, fra cui anche diversi siriani, che tentarono di dirottare la nave. Operazione sventata grazie all'intervento delle forze speciali.
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