Rischia di diventare cronica l’emergenza dell’acqua potabile a Capo d’Orlando. Ieri pomeriggio ennesimo black out per le abitazioni ubicate lungo le strade che da via Tripoli portano alla via Consolare Antica. Ma il rubinetto chiuso dell’acquedotto ha provocato disagi anche ai piani alti del centro storico.
L’assessore Carmelo Galipò e la squadra di operai della impresa incarica sono dovuti tornare in via Tripoli, all’angolo con la via Umberto, per mettere in sicurezza la tubazione che era stata riparata con un intervento tampone due giorni fa. Interventi che, causa la vecchiaia della condotta idrica, lasciano il tempo che trovano e non danno alcun garanzia di tenuta. Ad alimentare la crisi anche l’inesistenza di saracinesche nella condotta così che, per operare nei rattoppi, bisogna chiudere le bocchette dell’acquedotto principale lasciando a secco migliaia di famiglie.
Sarà, e purtroppo questa sembra essere la previsione, un’estate da incubo quella che orlandini e turisti si apprestano a vivere ? Solo negli ultimi anni era successo che d’estate mancasse l’acqua nei rubinetti e solo nelle contrade di Scafa, San Martino e Certari mentre nel Centro e nelle contrade di pianura tutto era filato liscio. Da alcuni mesi ecco che la vecchia condotta, risalirebbe a più di 70 anni fa, non ha resistito nei punti più fragili alla pressione dell’acqua ed è stata immediatamente penuria del prezioso liquido in molte zone della città. Da tempo la politica parla della necessità di realizzare la nuova condotta ma sinora nulla è stato fatto.
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