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Milazzo, trentasette iscritti per trenta posti. Al Linguistico proteste per i tagli

Famiglie sul piede di guerra per la mancata attivazione di una seconda classe. Sollecitato un intervento del Provveditore agli Studi, Vadalà

Il liceo Impallomeni di Milazzo

Overbooking non solo in aeroporto ma anche a... scuola. È la paradossale situazione che stanno vivendo i diplomandi delle scuole medie che hanno effettuato lo scorso gennaio l’iscrizione al liceo linguistico dell’Istituto d’istruzione superiore “G.B. Impallomeni”, scegliendo come terza lingua lo spagnolo. E come avviene nel caso delle compagnie aree che vanno incontro a questo fenomeno quanto registrano un numero di prenotazioni superiori rispetto a quelle disponibili, anche nel caso della scuola è accaduto che risultano iscritti al primo anno di questo corso 37 studenti, 7 in più rispetto a quelli previsti dalla normativa secondo cui una classe può essere formata al massimo da 30 alunni. Sette dovrebbero dunque modificare la loro scelta.

Una decisione, quella che la dirigente scolastica Francesca Currò ha spiegato alle famiglie nel corso di una riunione tenutasi qualche giorno addietro, comunicando loro altresì di aver chiesto per iscritto al Provveditorato di Messina la concessione di un’ulteriore classe per poter accogliere tutti gli studenti iscritti, ma che questa richiesta sarebbe stata respinta. Pertanto almeno 7 studenti non potranno frequentare l’indirizzo scolastico scelto.
La dirigente scolastica – come sottolineato anche dalle famiglie, letteralmente incredule per quanto sta accadendo – avrebbe reso noti i criteri di precedenza per l’accesso tra i 30: frequenza di fratelli o sorelle nello stesso istituto e vicinanza rispetto al luogo di residenza. Insomma chi vive fuori Milazzo – si osserva – è tagliato fuori.

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