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I conti in rosso a Barcellona, il sindaco avverte: solo spese necessarie

Barbera, Coppolino, l’assessore al Bilancio Santi Calderone, il sindaco Calabrò e l'assessore Molino

Il sindaco Pinuccio Calabrò e l'assessore al Bilancio Santi Calderone hanno tenuto ieri una conferenza stampa in Municipio per discutere delle difficoltà finanziarie che hanno colpito le casse comunali, a decorrere dall'adozione del Piano di riequilibrio finanziario approvato nel 2018. Tale piano prevedeva, infatti, l'utilizzo di anticipazioni finanziarie per oltre 12 milioni di euro dal Fondo di rotazione istituito dal Ministero dell'Interno. Tuttavia, questa scelta ha comportato sanzioni simili a quelle applicate ai Comuni che si trovano in dissesto finanziario. Dissesto al quale nel 2018 si era opposta la maggioranza che sosteneva l'allora sindaco Materia.
Il sindaco Calabrò ha spiegato il rischio di dissesto che l'ente sta affrontando, affermando che, «che nel 2018 sebbene si sperava di ottenere risultati diversi, è stato presa in considerazione la possibilità di adottare il Piano di predissesto anziché il dissesto». Calabrò ha anche sottolineato che «l'amministrazione è tenuta dalla giurisprudenza a valutare la situazione prima di rinunciare al predissesto, e se i risultati attesi non si realizzano, di prendere atto della situazione», aprendo la procedura che porterà alla dichiarazione di dissesto. «Pertanto – ha aggiunto –, è emersa la necessità di affrontare una situazione di difficoltà che dura da 15 anni e fare le valutazioni necessarie per il bene della città, se i non si concretizzeranno».
Il sindaco ha inoltre evidenziato la riduzione di liquidità e la necessità di limitare le spese ordinarie, sottolineando che non è possibile svolgere attività che non siano essenziali: «La situazione debitoria esistente è il risultato di molti anni di accumulo e che non può essere attribuita a una singola persona. L'entrata in vigore della normativa sulla contabilità di bilancio nel 2015 ha reso più difficile raggiungere l'equilibrio senza l'apporto di contributi straordinari».

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