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Lipari, gli spacca una bottiglia sul viso per 50 euro: giudizio abbreviato per Vincenzo Greco

L’imputato, che era stato arrestato dai carabinieri il giorno successivo al grave episodio, deve rispondere di tentato omicidio, aggravato perché, per futili motivi e in stato di alterazione psicofisica dovuto alla consumazione di bevande alcoliche

Il presunto autore del tentato omicidio commesso ai danni del liparese Marco Cannistrà di 50 anni, avvenuto il 2 gennaio scorso nei pressi di un bar di Marina Corta di Lipari, sarà processato con il rito abbreviato nell'udienza del prossimo 14 giugno. Per Vincenzo Greco, 43 anni, originario di Palermo e residente a Lipari, rinchiuso nel carcere di Enna e difeso dall’avv. Giuseppe Cincotta, il pubblico ministero Dora Esposito aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Nei termini stabiliti l'imputato, attraverso il suo difensore, aveva a sua volta richiesto l'abbreviato condizionato ad una perizia medica per stabilire, stante la dipendenza da sostanze stupefacenti, l’assenza della capacità di intendere e volere. Richiesta che ieri non è stata accolta, tanto che in subordine l’imputato ha poi scelto il processo con il rito abbreviato ordinario. Si è costituita parte civile la persona ferita che ha riportato lesioni permanenti, con il patrocinio dell’avv. Gaetano Orto. L’imputato, che era stato arrestato dai carabinieri il giorno successivo al grave episodio, deve rispondere di tentato omicidio, aggravato perché, per futili motivi e in stato di alterazione psicofisica dovuto alla consumazione di bevande alcoliche, «compiva atti idonei a cagionare la morte di Marco Cannistrà, non riuscendo nell'intento per cause indipendenti dalla sua volontà».

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