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Messina, ecco le «criticità» dell’intesa Policlinico-Papardo

I dirigenti del dipartimento regionale dell’assessorato della Salute hanno esaminato lo schema di convenzione

Da Palermo arriva una prima fuma responso sullo schema di intesa tra Policlinico universitario “Gaetano Martino” e l’azienda ospedaliera Papardo. In un atto dell’assessorato del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, rilevata una serie di «criticità» dal dirigente generale Salvatore Iacolino e dai responsabili del Servizio 4 Programmazione ospedaliera Fabrizio Geraci e del Servizio 1 Personale Ssr: dipendente e convenzionato” Roberto Virzì. Nello specifico, quanto previsto all’articolo 1 della convenzione quadro finalizzata alla collaborazione e integrazione tra i due soggetti, in relazione all’attribuzione della direzione di Unità operative del “Papardo” «non contiene la specifica individuazione delle stesse, ma vengono genericamente richiamate quali “strategicamente rilevanti”». A proposito dell’articolo 2 comma 7 del vigente protocollo d’intesa tra Regione e Ateneo peloritano, sottoscritto il 4 febbraio 2020, contemplata la possibilità – ricorrendone i presupposti della indispensabilità e dell’essenzialità ai fini dello svolgimento dell’attività didattica – «di riconoscere ulteriori Unità operative preposte al soddisfacimento di esigenze assistenziali, di didattica e di ricerca, ove nell’Azienda ospedaliera universitaria di riferimento non siano disponibili strutture per tali tipologie di attività». Ma «tale condizione non appare menzionate nella convenzione», scrivono i dirigenti regionali.

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