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Dl Ponte sullo Stretto, si accelera l’iter a Montecitorio

Da domani il decreto di conversione in legge sarà esaminato contemporaneamente nelle Commissioni Bilancio, Trasporti-Ambiente. Relatore per le questioni economico-finanziarie il deputato calabrese Cannizzaro. Le cifre per ora oscillano tra 11 e 14,5 miliardi ma si farà chiarezza con la progettazione esecutiva

Due percorsi paralleli che, a fine settimana, dovrebbero convergere e sfociare nel testo definitivo del decreto di conversione in legge del Dl Ponte. Il primo è quello che è stato avviato a metà aprile davanti alle Commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera. Il secondo è quello che comincia domani, alla Commissione Bilancio di Montecitorio, e che riguarda la spinosa questione delle risorse finanziarie con le quali dovrà essere realizzato il collegamento stabile nello Stretto.
Il compito di relazionare in Commissione Bilancio toccherà a un altro deputato calabrese, dopo Domenico Furgiuele (il parlamentare leghista relatore in Commissione Trasporti), l’esponente di Forza Italia Francesco Cannizzaro, il quale sottolinea come i pareri votati dalla V Commissione abbiano «una grande valenza da un punto di vista procedurale» e come «il passaggio del decreto in questa Commissione è sostanziale, perché verifica l’impatto che il provvedimento avrà sui conti pubblici». Come ribadisce il relatore, «l’organo parlamentare è chiamato ad esprimere pareri obbligatori relativamente ai disegni di legge che comportino nuove spese, o eventuali diminuzioni di entrate, o che contengano disposizioni rilevanti ai fini delle direttive e delle previsioni del programma di sviluppo economico».
Nella stessa giornata, dopo il rinvio deciso la scorsa settimana, al termine delle numerose audizioni svoltesi davanti alle Commissioni riunite, il Dl Ponte sarà esaminato dalla Commissione Trasporti insieme con tutti gli emendamenti che sono stati presentati (nove sono quelli firmati dalla maggioranza parlamentare e concordati con il Governo). Il deputato reggino Cannizzaro ricorda di averne sottoscritto alcuni «che, se approvati, avranno una significativa ricaduta sul territorio dell’Area dello Stretto».

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