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Sant'Agata Militello, la morte in Croazia di Eugenio Vinci: condannati entrambi gli imputati

Il manager santagatese Eugenio Vinci morì, mentre altre cinque persone, tra cui due bambini, riportarono gravi conseguenze a causa delle emissioni tossiche sprigionate da un generatore a benzina a bordo del caicco Atlantia

Eugenio Vinci

Sono stati condannati a due anni di reclusione ciascuno i due imputati per la tragedia avvenuta a bordo del caicco “Atlantia” su cui, nell’agosto 2019, nella baia di Hvar, in Croazia, morì il 57enne manager santagatese Eugenio Vinci, con altre cinque persone, tra cui due bambini, che riportarono gravi conseguenze a causa delle emissioni tossiche sprigionate da un generatore a benzina. Le condanne, a conclusione del processo svoltosi a partire dallo scorso novembre al Tribunale di contea di Spalato, sono state disposte nei confronti di Zoran Bauk, 27 anni, armatore e proprietario dell’Atlantia, e Jerko Marasovic, 30 anni, comandante dell’imbarcazione presa a noleggio dalla comitiva santagatese.
I giudici croati hanno ritenuto gli imputati responsabili di gravi negligenze contro la pubblica sicurezza che hanno causato la morte di Vinci e messo a rischio la vita degli altri passeggeri, escludendo tuttavia una qualificazione più pesante del reato con l’ipotesi del dolo indiretto.
A carico dei due condannati è stato quindi disposto anche il risarcimento danni alle parti offese che sarà quantificato in sede civile, con una richiesta già pendente di 690.000 euro oltre interessi.
I tragici fatti accaddero la sera del 13 agosto 2019 quando la comitiva di otto vacanzieri santagatesi, tra i quali anche il sindaco Bruno Mancuso con la moglie, rimase intossicata non appena risalita sull’Atlantia dopo aver cenato in un locale della baia.

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