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Cimitero di Barcellona in crisi, al palo da 5 anni il progetto di finanza per ampliarlo

L’emergenza sepolture: la proposta del gennaio 2018 non trova risposte

L’immagine progettuale del nuovo edificio del cimitero di Barcellona

Al cimitero permane la carenza di loculi. E paradossalmente non si è ancora conclusa l'istruttoria iniziata dal Settore tecnico competente del Comune, attesa dal 2018, sulla proposta di progetto di finanza presentata 5 anni fa da un raggruppamento di imprese. Due consorzi che, come si ricorderà, prospettarono la costruzione e gestione di un nuovo edificio cimiteriale, con oltre 5.000 nuovi loculi ed annessi servizi da edificare in adiacenza al palazzo della “Divina misericordia” che risulta già saturo. I promotori, constatata la lentezza burocratica di Palazzo Longano, hanno più volte sollecitato la definizione dell'iter intrapreso nel 2018 e ancora inspiegabilmente non concluso. Sollecitazioni rimaste senza risposta. Infatti si attende, dopo 5 anni, la pubblicazione della gara e, se dovesse ritardare ancora, le imprese ritireranno l’offerta pubblica.
La proposta di progetto di finanza è stata presentata il 4 gennaio 2018, da una Associazione temporanea di imprese Caec e Caes. Il progetto è stato approvato nella conferenza di servizi speciale tenutasi nel giugno 2020. Subito dopo, con delibera della precedente giunta, ha ottenuto il riconoscimento di pubblica utilità dell'opera, è stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche. Nel dicembre 2021 è stata richiesta dall’ufficio tecnico un’integrazione che ha riguardato la revisione del piano economico e finanziario. Documento che i due consorzi hanno prontamente depositato nel gennaio 2022. Da quel momento, i proponenti non hanno avuto più notizie sulla procedura e ciò, nonostante il sollecito effettuato via pec nel giugno 2022, al quale sono peraltro seguite – affermano – “innumerevoli interlocuzioni”. Gli imprenditori del raggruppamento non immaginavano, probabilmente, di doversi imbattere nel farraginoso girone burocratico di Palazzo Longano. Non è certo un caso che trascorso un periodo così lungo, abbiano perfino contato i giorni trascorsi per questa procedura per cui non è stato ancora nemmeno predisposto e pubblicato il bando di gara.

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