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Messina, la tragedia di Ze. “Morte in culla” la causa più accreditata

Riscontrate alterazioni al rene sinistro e a un polmone e asfissia da arresto cardiocircolatorio

Si conoscerà tra novanta giorni la verità sulle cause del decesso di Ze, il piccolo cinese di due mesi, che si è spento ancor prima di arrivare in ospedale. Il medico legale Giovanni Andò, che ieri ha eseguito l’autopsia al Policlinico, ha chiesto tre mesi di tempo per depositare sul tavolo della sostituta procuratrice Francesca Bonanzinga la relazione con le risultanze dell’accertamento tecnico irripetibile.

Durante la necroscopia era presente anche la prof. Elvira Ventura Spagnolo, nominata a sua volta dal papà e dalla mamma del piccolo, assistiti dall'avv. Nino Cacia
Secondo i primi esiti dell’accertamento, il bimbo presentava significative alterazioni al rene sinistro e a un polmone, ma senza che nulla potesse ricondurre a un reflusso, visto che lo stomaco appariva libero. L’ipotesi più accreditata è quella di un fattore asfittico determinato da arresto cardiocircolatorio. Prelevati altresì gli organi affinché siano portati a termine i test tossicologici e da valutare eventuali conseguenze del vaccino anti-pneumococco a cui si era sottoposto una decina di giorni fa. L’ipotesi più plausibile resta quindi quella della cosiddetta “morte in culla”.

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